Lucca, il terzo polo punta su Veronesi candidato sindaco per ricucire lo strappo con le civiche

8 aprile 2022 | 19:39
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Lucca, il terzo polo punta su Veronesi candidato sindaco per ricucire lo strappo con le civiche

Ma Cecchini e Marchini non vogliono tornare indietro. Resta in ballo l’ipotesi di un’investitura di Bindocci

In appena 24 ore ha dovuto vestire i panni del candidato sindaco in pectore e subito dopo anche quelli del mediatore nell’arduo compito di ricomporre sotto la sua egida un terzo polo sempre più barcollante. E il suo telefono è bollente, in particolare, da ieri sera (7 aprile), da quando cioè dal loro quartier generale Impegno Civico per Lucca di Celestino Marchini e Lista Civile di Elvio Cecchini formalizzavano quella liason elettorale destinata a creare così tanti grattacapi per i centristi di Azione, +Europa e Italia Viva. I cui vertici credevano ormai di avere in tasca la soluzione al rebus che il tramonto dell’ipotesi di una discesa in campo diretta di Giorgio Del Ghingaro a Lucca aveva presentato loro.

Così in quel rimescolarsi di carte su un tavolo da cui si dovevano registrare anche alcune prime defezioni, il maestro Alberto Veronesi è parso ai più la personalità giusta per tentare una missione quanto meno ardua: convincere le civiche che hanno deciso di correre da sole e in ticket tra di loro ad un ripensamento e a sancire un’alleanza con lui candidato sindaco. E’ un mandato esplorativo, più che una vera e propria investitura però quella che ha ricevuto il noto direttore d’orchestra, figlio di Umberto, il luminare della lotta ai tumori e che nel 2020 si era candidato alle elezioni regionali con la lista del Pd. Con l’intenzione di verificare la possibilità di ricucire lo strappo con Marchini e Cecchini nella prima serata Veronesi ha raggiunto Lucca, per dare vita ad una serie di colloqui, informali ma mirati, con i vertici delle due civiche che sostengono la candidatura a sindaco di Elvio Cecchini, dopo, s’intende, essersi confrontato con gli attori principali del terzo polo lucchese.

Una mission impossible, almeno a raccogliere gli umori che trapelano dall’altra parte del tavolo in cui si è consumato lo strappo (Marchini e Cecchini) e da dove non ci sarebbe alcuna intenzione di tornare indietro. Quello di Veronesi, tuttavia, non è l’unico nome su cui il terzo polo ha cercato di riallineare i suoi asset nelle ultime manciate di ore.

Una proposta è stata fatta anche al ristoratore Samuele Cosentino. Ex consigliere comunale eletto nel 2017 con la lista SìAmo Lucca di Remo Santini, aveva deciso di chiudere la sua esperienza in consiglio comunale nemmeno un anno dopo, preferendo – aveva spiegato lui stesso -, dedicarsi al nuovo incarico che gli era stato offerto nel team organizzativo del Desco. Una decisione che non aveva motivazioni politiche ma che era del resto sembrata a molti una sorta di addio alla politica. E Cosentino si sarebbe in effetti manifestato coerente, declinando, con gentilezza ma senza pensarci troppo, l’invito a candidarsi sindaco per il terzo polo.

Resta in ballo, e non certo sullo sfondo, Massimiliano Bindocci. Il consigliere comunale M5S non ha certo nascosto, specie di recente, le sue simpatie per il terzo polo cui anzi si era pubblicamente rivolto, spiegando di essere disponibile a trattare le forme di una eventuale collaborazione in vista della tornata elettorale. Sul tavolo ci sarebbe stata perfino l’ipotesi di una sua candidatura a sindaco alla guida della coalizione, ma questo prima che le civiche decidessero di dare il forfait. Ora che lo scenario è ulteriormente cambiato, anche la posta in gioco è diversa.

Certo, qualcosa di più potrà essere chiarito dalle parti al termine delle “consultazioni” di Veronesi che al tavolo dei centristi, dopo gli incontri della serata, dovrà dire se vorrà o meno accettare l’investitura. In caso negativo, il terzo polo potrebbe riprendere eventualmente e su altre basi, un confronto con Bindocci.

Non è finita qui, perché c’è attesa anche di conoscere cosa deciderà Donatella Buonriposi. La consigliera comunale ed ex candidata sindaca di Lei Lucca ha avuto più di un confronto con il tavolo del terzo polo, ma non ha ancora sciolto i nodi, almeno ufficialmente, su come si posizionerà rispetto alla coalizione e in che termini deciderà di scendere in campo.