Difendere Lucca: “L’aumento di povertà tra gli italiani palesa il fallimento delle politiche sociali”

Il movimento commenta il rapporto Cartitas 2022
“L’aumentata povertà degli italiani certifica il fallimento delle politiche sociali ed economiche statali”. Così il movimento Difendere Lucca commenta il rapporto Caritas 2022 sulla povertà.
“Per la prima volta gli italiani assistiti dalla Caritas sono di più rispetto agli stranieri: anche le persone aiutate dalla nostra raccolta alimentare sono in aumento. Da anni infatti portiamo avanti un aiuto mensile per le famiglie italiane in difficoltà, che hanno superato le cinquanta unità. Si tratta di un dato grave – continua la nota – che in commissione sociale abbiamo spesso affrontato con il nostro consigliere Fabio Barsanti. Denunciamo l’assenza di politiche sociali adeguate da parte del Governo attuale e di quelli precedenti. Questi italiani rappresentano la punta di un iceberg più grande: tanti infatti hanno ancora vergogna a chiedere aiuto, o difficoltà di ‘integrazione’ in mense non sempre dignitose. Il nostro invito è di contattarci e non rimanere nell’ombra”.
“La situazione è stata resa più grave dalla pandemia – continua Difendere Lucca – e bisogna rilevare come le promesse non realizzate dal Governo hanno fatto sì che le vittime delle chiusure ora si trovino nella situazione di dover chiedere aiuto. In modo particolare anche quelle persone che, non volendosi vaccinare, hanno perso il proprio lavoro a causa di politiche folli come quella discriminatoria sull’imposizione del green pass. Decisioni che hanno unito centrosinistra, 5 stelle e una parte del centrodestra. Una situazione complessa che fotografa una crisi economica ormai costante, su cui inciderà negativamente anche la crisi ucraina. Sanzioni contro la Russia, rincari del costo dell’energia, scarsità delle materie prime, impennata dei costi per incertezza del prossimo futuro: sono tutti fattori che vengono pagati dai cittadini sulla loro pelle. E il sindaco, in questo quadro allarmante, non trova altro di meglio che portare in Consiglio comunale, per la seconda volta in tre settimane, una mozione ideologica sul conflitto”.