Barsella (Lucca è Popolare): “Centrodestra diviso e senza idee”

Il referente della lista che appoggia il candidato sindaco del centrosinistra: “Con Raspini avviato già da mesi un percorso serio e condiviso”
“Unità e coesione: questo è ciò che serve per Lucca. Non è con i litigi, con le divisioni, con le forzature e le improvvisazioni che si può pensare di amministrare un comune importante e complesso come Lucca”.
Questo il commento di Marco Barsella, uno dei referenti di Lucca è Popolare che appoggia la coalizione di centrosinistra guidata da Francesco Raspini per le elezioni comunali del 12 giugno prossimo.
“Come coalizione abbiamo avviato un percorso mesi fa – prosegue –. Un percorso che ha avuto come principali linee guida la condivisione, la partecipazione, l’unità attorno, prima di tutto, alle idee e ai valori che Francesco Raspini sa interpretare ed esprimere. Un percorso che ci porta a stare sul territorio ogni giorno, che ha coinvolto nella costruzione del programma oltre 300 persone, che ci consente di incontrare tanti cittadini quotidianamente in ogni parte di Lucca. Ne sta emergendo un programma composito, che ci rappresenta pienamente nei suoi punti programmatici, che delineano una Lucca del futuro possibile, ambiziosa, moderna, attenta, capace di non lasciare indietro nessuno”.
“Dall’altra parte – continua Barsella – vediamo un centrodestra diviso, inconcludente e senza idee: questa è l’immagine che le notizie di queste ultime ore, come lo sfilamento di SìAmo Lucca e il varo di un’altra coalizione di centrodestra che appoggia un candidato diverso, ci restituiscono. Da mesi assistiamo a un rincorrersi affannoso di smentite, false partenze, zero idee. Quello che appare in tutta la sua evidenza è la mancanza di coesione, che ha portato alla convergenza del centrodestra tradizionale su un nome non tanto per convinzione, ma per assenza di alternative”.
“Le sfide che abbiamo di fronte – conclude – sono tante e impegnative. Dobbiamo parlare di ambiente, di fondi del Pnrr, di progetti strategici, di una nuova città non più solo da immaginare ma da costruire, iniziativa su iniziativa. Per questo serve competenza e preparazione, serve conoscere nel dettaglio il funzionamento della macchina comunale: solo così si può proseguire nella crescita della città, che dovrà essere equa e coerente in tutti i suoi luoghi e per tutti i suoi abitanti. Per farlo servono coesione, unità e proposte concrete e credibili. Non un gruppo smembrato di indecisi o di rancorosi, ma la forza dell’unità, della dinamicità e della partecipazione”.