Un progetto per mappare la qualità della vita delle persone lgbt+ in città

16 aprile 2022 | 15:05
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Un progetto per mappare la qualità della vita delle persone lgbt+ in città

Rete Ready, Comune e Università di Pisa alleati per la lotta alle discriminazioni: la presentazione a Villa Bottini

Qual è la qualità della vita delle persone lgbt+ sul nostro territorio? E come è percepita la comunità arcobaleno all’interno dell’intera cittadinanza lucchese?

Dare risposte a queste domande è l’obiettivo della ricerca scientifica che l’università di Pisa sta realizzando, grazie ad una convenzione che l’ateneo ha stipulato col Comune di Lucca. Il progetto rientra tra quelli sostenuti e finanziati dalla Regione Toscana attraverso la rete Ready, che mette insieme tutte le amministrazioni pubbliche impegnate contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere: rete alla quale il Comune di Lucca ha aderito due anni fa.

Per presentare l’iniziativa è adesso in programma un incontro pubblico, in calendario mercoledì prossimo (20 aprile) alle 18, a Villa Bottini, e organizzato assieme da Comune, Regione Toscana e Università di Pisa. Interverranno il consigliere comunale delegato ai diritti Daniele Bianucci, il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessora Ilaria Vietina, la presidente dell’associazione LuccAut Romina Incorvaia, il professor Arturo Marzano delegato dal rettore dell’Università di Pisa per le attività di Gender studies and equal opportunities, e la dottoressa Sandra Burchi che cura direttamente il progetto per conto dell’Università. Le conclusioni saranno affidate all’assessora regionale Alessandra Nardini.

Nel gruppo scientifico che coordina l’iniziativa, oltre a Bianucci, Vietina e Marzano, sono coinvolte anche Marta Bonetti e Romina Incorvaia per il Comune di Lucca e Renata Pepicelli, Gianluca Fulvetti e Carlotta Ferrari degli Uberti per l’università di Pisa.
“Abbiamo fortemente voluto questa collaborazione con l’università di Pisa, che grazie al contributo della Regione oggi abbiamo potuto centrare, per compiere un salto di qualità importante all’impegno che l’amministrazione comunale assicura per combattere ogni discrimonazione – sottolinea Bianucci  – Attraverso un questionario (con metodologia Cawi) saranno raccolti elementi conoscitivi tesi a  valutare  la percezione della qualità della vita da parte delle persone lgbt+ sul nostro territorio. I temi di indagine potranno includere: grado e luoghi di visibilità, grado di accoglienza, luoghi e momenti di invisibilità ed ostilità, esperienze personali di pregiudizio e discriminazione. Inoltre, un’analisi di tipo qualitativo sarà rivolta a testimoni privilegiati della comunità lucchese e sarà finalizzata a comprendere come la comunità lgbt+ è percepita all’interno  del nostro territorio: se è visibile o meno, in particolare in quali luoghi, e se nel caso è accolta o rimangano ambiti di ostilità. L’obiettivo è arrivare a un report che riunisca i dati, le elaborazioni ed eventuali raccomandazione emerse dallo studio. Il report sarà presentato nell’ambito di un’iniziativa pubblica  che possa essere momento di riflessione e di dibattito per la città intera e per le associazioni interessate: e ci aiuterà, siamo sicuri, a porre in essere politiche di integrazione e lotta alle discriminazioni, ancora più puntuali ed efficaci”.