Bandiera rossa issata in piazza Mazzini, è polemica a Viareggio
Il sindaco: “Gesto da prepotenti”. Il deputato Fdi Zucconi: “Per il 25 aprile deve sventolare il tricolore”
E’ polemica a Viareggio dove sul pennone di piazza Mazzini è stata issata una bandiera rossa da parte del Cantiere Sociale Versiliese, nella giornata della festa della Liberazione. Un gesto simbolico, ripreso e postato sui social network dal movimento.
Secondo il sindaco Giorgio Del Ghingaro si tratterebbe però di un gesto non autorizzato: “Stanotte è stata issata da ignoti una bandiera rossa sul pennone di piazza Mazzini, dove avevamo messo una grande vessillo arcobaleno. L’ho fatta lasciare, per far vedere a tutti fin dove possa arrivare la prepotenza, perfino in un luogo simbolo di Viareggio, quello riconosciuto da tutti il punto centrale della città. Parlo di prepotenza perché è stato fatto un gesto senza essere autorizzati a farlo, è stato messo un emblema politico in un luogo pubblico che non puó essere da tutti condiviso, è sparita la grande bandiera arcobaleno che sventolava fino a ieri davanti al mare e che avevamo messo per manifestare la nostra chiara contrarietà alla guerra”.
“L’ho fatta lasciare dicevo – aggiunge Del Ghingaro – perché spero che coloro l’hanno messa nottetempo come dei ladri per non farsi vedere, col calare delle tenebre issino di nuovo quella che c’era e la restituiscano alla comunità, perché la pace si chiede con gesti di pace e non con piccole, ingenue, meschine e arroganti prove di forza”.
Un episodio che da alcuni è stato stigmatizzato, primo fra tutti il deputato Fdi, Riccardo Zucconi: “Il 25 aprile sui pennoni deve sventolare la bandiera italiana”.
“È la festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, è la festa che accomuna tanti altri Paesi nella Liberazione da tutte le dittature – afferma Zucconi -. E non si può neppure dimenticare che, ancora oggi, in molti Stati non è possibile celebrarla perché la dittatura c’è ancora. Issare sul pennone Comunale , per qualsiasi motivo, una bandiera che ricorda i colori delle dittature comuniste di tutto il mondo è un’offesa alla Nazione e alla democrazia, un atto ottusamente fazioso e divisivo. La Festa del 25 aprile fu istituita nel 1946 da Alcide De Gasperi, un grande statista italiano, con uno spirito ben diverso dal voler contrapporre i simboli di qualsiasi ideologia dittatoriale. Le bandiere rosse le abbiamo viste anche sui carri armati che hanno invaso l’Ucraina. Basta con le mistificazioni. Il tricolore e solo il tricolore è la Bandiera che rappresenta la Nazione tutta nella lotta contro ogni dittatura”.
“Pennone di piazza Mazzini – scrive invece in un post Alessandro Santini -: è festa nazionale per la liberazione dai totalitarismi ma degli sciocchi amano ricordare la dittatura comunista, issando un cencio rosso che evoca solo dolore e tristezza”.