Panchieri (Pd): “Due candidati per il centrodestra, proposta non credibile fra defezioni e cambi di casacca”

Il segretario del circolo del centro storico: “Con Raspini proseguirà il percorso di cambiamento iniziato con le amministrazioni Tambellini”
“A pochi giorni dalla scadenza della presentazione delle liste per le prossime elezioni del 12 giugno colpisce che ai nastri di partenza si presentino due proposte di centrodestra, quella che fa riferimento a Fabio Barsanti e quella che si ritrova nella candidatura di Mario Pardini”. Così commenta il segretario del Pd del centro storico Roberto Panchieri.
“La recentissima decisione del coordinatore comunale di Forza Italia di lasciare il suo partito per presentarsi nella lista civica Lucca 2032, i passaggi di esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia verso Barsanti, la decisione di altri di non candidarsi, sono fatti che testimoniano la palese insoddisfazione di molti in questo schieramento – dice Panchieri a – Dopo un anno trascorso nella vana ricerca di un candidato unitario si può concludere che chi si è assunto l’onere di tirare le fila e di guidare il processo di costruzione della coalizione ha politicamente fallito ed ha finito per dimostrare che la proposta del centrodestra per il governo della città non è credibile. Chi non sa tenere unito il proprio partito, chi non sa tenere unita la propria coalizione, non saprebbe certamente tenere unita la comunità cittadina. Lucca non ha bisogno di strappi né, tantomeno, di avventure”.
“Il percorso di cambiamento iniziato con le amministrazioni Tambellini – dice ancora Panchieri – conoscerà una stagione di rinnovato slancio con una nuova generazione di amministratori e con un giovane sindaco, sulla base di un programma elaborato con il contributo di centinaia di cittadini e corroborato dal quotidiano confronto con tutte le realtà del territorio comunale. In questo giorni si sentono enunciare molte e improvvisate proposte, frutto più della fantasia che della reale conoscenza dei problemi. Non è questo il modo corretto di affrontare le cose. Ci vuole conoscenza delle questioni, credibilità delle persone, ambizione e volontà di trovare le soluzioni, oltre che la reale capacità di rappresentare le istanze sociali più diffuse. Sono caratteristiche che solo la coalizione di centrosinistra, variegata e composita, ma profondamente unita, è in grado di garantire”.