Olivati (Lucca Futura): “Parchi gioco, più fondi per i prossimi cinque anni”





Il candidato consigliere indica le priorità sul territorio
“Per stare bene nelle nostre comunità occorre avere luoghi ben mantenuti e curati: è vero in particolare per i parchi gioco, perché sono il luogo principale in cui i bambini crescono e si ritrovano fuori dalla scuola. Un ambiente importante su cui è possibile costruire progetti educativi e partecipativi”. Lo afferma il consigliere comunale uscente, Gabriele Olivati, candidato in Lucca Futura, secondo cui per i prossimi cinque anni serviranno maggiori investimenti in questo ambito.
“La manutenzione è un tema su cui personalmente ho insistito molto durante questo mandato, e qualche cambiamento c’è stato – afferma -. Da 80mila euro annui per i parchi gioco nel 2020 siamo passati a 170mila nel 2021, e per il 2022 ne servono almeno 220mila. Ma è solo l’inizio, perché occorre una vera programmazione, con un occhio in particolare con interventi per rendere i parchi accessibili a tutti. Cito due esempi: il parco di via Salicchi, a San Marco, e il parco giochi Robinson di via Don Minzoni a Sant’Anna. In entrambi i casi è successo un fatto molto positivo: gruppi di genitori si sono organizzati per proporre migliorie ed eventualmente raccogliere fondi. I genitori hanno la forte consapevolezza che i parchi sono un luogo importantissimo per creare legami, giocare all’aria aperta, socializzare. Insomma: per far crescere i figli in modo sano. E i bambini apprezzano e si divertono tantissimo. Una cosa non scontata in un’epoca in cui computer e cellulari sono dati utilizzati sin da giovanissimi. Ma è, evidentemente, un’esigenza che la pandemia e le relative chiusure hanno fatto emergere in modo forte”.
“In via Salicchi i giochi sono vecchi e necessitano di essere sostituiti, in particolare la “carrucola”, un attrezzo molto apprezzato. Inoltre, è necessaria l’installazione di un’illuminazione e di una fontana. Anche in via Don Minzoni è necessario acquistare nuovi giochi, ed è molto urgente, prima dell’inverno, realizzare un camminamento per attraversare il parco e ripristinare la fontana, come chiesto da tempo dai residenti. Occorre tempestività nel sostituire i giochi rotti o usurati, perché per un adulto perdere un’estate o una primavera può sembrare poca cosa. Ma per un bambino è un tempo lunghissimo e può rivelarsi una grande delusione. Occorre quindi una manutenzione programmata che preveda in anticipo cosa si può rompere e provveda tempestivamente a effettuare riparazioni o sostituzioni”.
“Un fatto interessante, infine, per questi due luoghi – conclude -: entrambi sono sorti, molti anni fa, a seguito di una una mobilitazione dei cittadini del luogo. Una partecipazione che nasce da lontano. Quindi oltre alle doverose, necessarie manutenzioni, sarebbe bello coinvolgere l’attivismo dei genitori per monitorare costantemente lo stato dei luoghi pubblici, e realizzare al contempo progetti educativi. Ad esempio, si potrebbero coinvolgere le scuole e scrivere insieme ai bambini un cartello con le regole di buona educazione, oppure si possono avviare percorsi partecipativi con genitori e ragazzi per decidere un’intitolazione dei parchi stessi. Tutte pratiche, in sostanza, che aiuterebbero a rafforzare il già forte legame tra i residenti e il luogo in cui vivono”.