Ponte a Moriano, Ambiente e giustizia sociale si interroga sul futuro del teatro

La lista: “Vorremmo che fosse la popolazione attraverso un vero percorso partecipativo a pronunciarsi e a proporre progetti di utilizzo”
“Quale sarà il futuro del teatro di Ponte a Moriano dopo il suo restauro?”. A chiederselo è la lista Ambiente e giustizia sociale per Aldo Gottardo sindaco.
“Sono iniziati i lavori ma la popolazione si domanda: che destinazione avranno i locali una volta restaurati? – si chiede la lista -. Dopo i precedenti restauri la struttura è sempre rimasta quasi completamente inutilizza senza nessun progetto di sviluppo. Una volta la struttura era sede di un cinema (se ne interessava soprattutto il parroco, ma c’era), in un settore c’era un piccolo bar che utilizzava anche il giardino (era gestito dalla società sportiva, ma c’era), venivano realizzate serate estive nel giardino, e, pur non essendoci una organizzazione strutturata, almeno si faceva qualcosa. Una stanza della struttura è stata anche sede della circoscrizione. In un passato molto più remoto nella struttura c’erano le aule della scuola di avviamento professionale voluta dal vecchio parroco Don Domenico Pasquini”.
“Come si vede dalle poche note di memoria – prosegue Ambiente e giustizia sociale – il vecchio Palazzo costruito dai nostri nonni e padri aveva un suo dignitoso ruolo nella vita di un paese troppo spesso dimenticato dalle amministrazioni. Vorremmo sapere quale sarà la destinazione della struttura una volta restaurata se ci sono già progetti o decisioni in proposito. Ma soprattutto vorremmo che fosse la popolazione attraverso un vero percorso partecipativo a pronunciarsi e a proporre progetti di utilizzo. Abbiamo, specie in questi momenti storici, bisogno di punti di aggregazione giovanile e non, di punti che rinforzino la memoria storica del paese e che lo proiettino verso un miglior futuro. Quindi perché non una biblioteca con una mostra permanente di foto e documenti su Ponte a Moriano? O un punto d’incontro per chi ha problemi, un punto dove anziani e giovani possano ritrovarsi a parlare”.