Il comitato Altrestrade: “L’accordo sulla metropolitana di superficie? Una beffa se comprende gli assi viari”

15 maggio 2022 | 13:11
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Il comitato Altrestrade: “L’accordo sulla metropolitana di superficie? Una beffa se comprende gli assi viari”

Il gruppo di cittadini: “All’intesa allegato il piano regionale che prevede l’infrastruttura viaria”

La metropolitana di superficie? Ben venga, ma con essa non anche gli assi viari. A dirlo è il comitato Altre Strade, dopo l’incontro che si è tenuto lo scorso 10 maggio nelle sale della Provincia, tra i rappresentanti dei comuni di Lucca, Pisa e Livorno, conclusosi con l’accordo sull’infrastruttura.

“Siamo andati ad esaminare l’analisi di coerenza al piano regionale integrato infrastrutture e mobilità allegata all’accordo preso dai comuni – scrive il comitato -. Con sorpresa abbiamo notato che, nonostante una lunga serie di buoni propositi, tra le righe viene citata anche la realizzazione del (solo) collegamento nord-sud. Altro che mobilità sostenibile. Quindi, nonostante le dichiarazioni, si dà per scontato che la Piana di Lucca verrà asfaltata per chilometri e chilometri con un’opera faraonica dall’impatto ambientale disastroso, che solo chi conosce il progetto può capire e che non servirà né a Lucca né a Capannori”.

“Infatti – prosegue la nota – i dati parlano chiaro: il Comune di Lucca beneficerà di una riduzione dei camion del solo 3,6% mentre il Comune di Capannori vedrà aumentare vertiginosamente il traffico del 68%. Dati che non provengono dal comitato ma dai garanti dell’inchiesta pubblica che hanno analizzato, in modo imparziale, il progetto presentato da Anas. Tutto questo per una spesa che – se va bene – sarà di 111 milioni di euro. E’ evidente che i costi superano di gran lunga i benefici. Nonostante questo si va avanti ad oltranza, sopra la testa dei cittadini, per chissà quali ragioni. Sicuramente non per migliorare il traffico nella Piana”.

“Ebbene, il tanto sbandierato accordo sulla mobilità – afferma il comitato – è l’ennesima conferma che Lucca non è interessata alla difesa del territorio, accettando a capo chino che Anas asfalti l’ultimo tratto di verde rimasto ad est. La riprova l’abbiamo avuta con l’inerzia totale dei Comuni di fronte alle ruspe di Anas. Infatti, anziché farsi portavoci delle istanze del territorio e chiedere che Anas esibisse tutte le autorizzazioni in suo possesso, si sono limitati ad un silenzio di tomba, decisamente imbarazzante. Forse si pensa che i cittadini si stanchino di avanzare richieste, e la vicenda cada nel dimenticatoio, onde evitare che salti il progetto tanto ambito. Si sbagliano”.