Minniti (Lega): “La mia candidatura guarda al futuro: c’è molto da fare dopo l’immobilismo dell’amministrazione”

Il consigliere comunale uscente è capolista del Carroccio e traccia un bilancio degli ultimi 5 anni
“Cinque anni in consiglio comunale sono passati in fretta: molto è stato fatto e moltissimo resta ancora da fare per migliorare la qualità della vita dei cittadini lucchesi”. Con queste parole Giovanni Minniti, capolista della Lega alle elezioni del prossimo 12 giugno, traccia un bilancio della sua esperienza in consiglio comunale con uno sguardo rivolto al futuro.
“Come consigliere comunale – afferma Minniti -, ho ascoltato i cittadini rendendomi interprete delle loro esigenze in primo luogo per quanto riguarda la sicurezza condizione indispensabile per la piena vivibilità della città. Ho partecipato a diversi incontri con il Prefetto, sollecitato l’adozione di provvedimenti per contrastare i fenomeni dell’abusivismo commerciale e dei bivacchi molesti che rendono poco fruibile ai cittadini soprattutto il centro storico e ho proposto detrazioni Imu per l’installazione di impianti di sorveglianza così come previsto dalla legge”.
“Ho dedicato attenzione ai problemi del sociale – aggiunge – proponendo criteri più equi nell’assegnazione degli alloggi Erp, dei posti negli asili nido comunali e dei sussidi a contrasto della povertà a favore dei cittadini lucchesi; mi sono battuto contro la carenza dei posti letto dell’ospedale San Luca conseguenza dei tagli lineari alla sanità del governo regionale, la cattiva prassi dei ricoveri promiscui, l’inadeguatezza del sistema delle cure intermedie criticità per le quali poco o nulla ha fatto il sindaco Tambellini nella sua qualità di presidente della conferenza dei sindaci e, al riguardo, devo pubblicamente ringraziare i sanitari lucchesi per il loro personale spirito di sacrificio anche con riguardo alla gestione della pandemia che ha sopperito alla cronica mancanza di risorse”.
“Mi sono opposto – prosegue Minniti -, ai progetti di revisione delle società partecipate e soprattutto alla scissione asimmetrica di Gesam Spa che prevedeva la cessione di un asset strategico come gli impianti di distribuzione del gas che avrebbe privato la città di una notevole fonte di entrate per Lucca Holding. Ho proposto la riduzione delle aliquote Imu e dell’addizionale Irpef a favore di famiglie e imprese in difficoltà per la pandemia oltre alla moratoria del pagamento del suolo pubblico che dovrebbe essere permanente e non limitata fino a marzo. Ho proposto soluzioni per il recupero urbanistico dei tanti manufatti che versano in situazione di degrado come il Mercato del Carmine, Pulìa, della Ex Manifattura proponendo l’attivazione del processo partecipativo al fine di dare voce ai cittadini sulla migliore forma di destinazione per una città più moderna e sostenibile”.
“Infine – aggiunge Minniti – sono molto fiero che il consiglio comunale abbia concesso la cittadinanza onoraria a Susanna Erbstein accogliendo la mia proposta. Una grande donna, una esistenza leggendaria, un modello a cui ispirarsi che con Lucca ha mantenuto sempre un forte legame. Molto è stato fatto e molto vi è ancora da fare. Purtroppo l’opposizione si è scontrata con l’immobilismo della giunta Tambellini che si è limitata a gestire male l’ordinario senza avere una precisa visione del futuro. Gli avversari di sinistra hanno fatto affidamento soltanto sulla loro preponderanza numerica in un contesto nel quale la forza della ragione delle proposte dell’opposizione si è scontrata con le ragioni della forza della maggioranza”.
“Con le prossime elezioni – conclude Minniti -, avremo l’opportunità di voltare pagina dando fiducia a chi mette al primo posto gli interessi della città di Lucca per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Cambiare in meglio si può e si deve”.