Balneari, Fantozzi (Fdi): “Le promesse di indennizzi non bastano: no alle gare dal 2024”

19 maggio 2022 | 13:36
Share0
Balneari, Fantozzi (Fdi): “Le promesse di indennizzi non bastano: no alle gare dal 2024”

Il consigliere regionale insieme a Torselli e Petrucci: “A rischio migliaia di microaziende a conduzione familiare: la Regione non le abbandoni”

“No alle gare dal 2024, ai balneari non possono bastare le promesse di indennizzi“. A ribadirlo sono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi e Diego Petrucci.

“Ribadiamo la nostra contrarietà a qualsiasi ipotesi di esproprio di fatto per sottostare ai diktat di Bruxelles, non alle gare dal 2024 perché metteranno in ginocchio la categoria dei balneari – spiegano gli esponenti Fdi -. Migliaia di imprenditori e lavoratori che hanno investito sulle nostre spiagge contribuendo ad alimentare l’industria turistica. E non possono bastare le promesse di indennizzi per chi non dovesse riottenere la gestione delle spiagge vedendo naufragare il progetto di una vita”.

“La maggioranza di Governo aveva preannunciato di aiutare i balneari con un periodo transitorio prima delle gare e lo spostamento delle aste fino al 2025, poi, invece, si è registrato un dietrofront e si è tornati all’emendamento che prevede, recependo le recenti sentenze, la messa a gare delle concessioni demaniali a partire dal prima gennaio 2024. Perché il Governo ha prima aspettato la sentenza del Consiglio di Stato e adesso, che ci sono ricorsi pendenti in ogni sede, accelera senza attendere gli esiti dei giudizi? – domandano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia -. Una vicenda gestita male che lascia nell’incertezza migliaia di concessionari demaniali: hanno la data precisa del 2023 come scadenza delle loro concessioni ma non hanno alcuna certezza su quelle che saranno le loro tutele. A rischio migliaia di microaziende a conduzione familiare, e si apre alla possibilità di svendere le nostre spiagge a multinazionali straniere con una conseguente offerta turistica sempre più al ribasso. Da parte sua, la Regione non abbandoni i balneari toscani”.