Povertà educativa, Polieri (Lucca sul serio): “Indispensabile che la politica locale organizzi interventi risolutivi”

19 maggio 2022 | 12:41
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Povertà educativa, Polieri (Lucca sul serio): “Indispensabile che la politica locale organizzi interventi risolutivi”

Polieri: “Una realtà che dobbiamo cercare di estirpare con un lavoro sinergico e collaborativo tra i servizi, la scuola e le associazioni”

Povertà educativa nei bambini, sull’argomento interviene il candidato in consiglio comunale per Lucca sul Serio, Maurizio Polieri: “Ho letto con interesse l’articolo del 17 maggio scorso di Alberto Veronesi sulla grave condizione delle nostre scuole – scrive – ma anche sul valore del diritto allo studio e sulla pari opportunità formativa”.

“Nella nostra società – prosegue Polieri – la povertà educativa è una realtà che dobbiamo cercare di estirpare con un lavoro sinergico e collaborativo tra i servizi, la scuola e le associazioni. La povertà educativa si può trovare in tante realtà della nostra gente che vive in situazioni di difficoltà socio economica, sono condizioni che producono gravi privazioni nei bambini e nelle bambine e negli adolescenti, deteriorando le loro possibilità di apprendere, di sviluppare, di crescere. Tutti i bambini hanno capacità individuali che li porterebbero a realizzare aspirazioni, passioni e motivazioni per avere un ruolo importante nella loro vita. Dobbiamo concederglielo”.

“Tutti i bambini – continua – dovrebbero arrivare all’esperienza scolastica in condizioni di pari opportunità e non possiamo permettere che la disuguaglianza sociale ostruisca la loro strada evolutiva dando solo spazio a difficoltà di sviluppo, di apprendimento e essere così avviati per una dispersione scolastica e ad uno svantaggio comunque nella vita lavorativa, familiare, sociale. Una raccomandazione europea 2021/2026, unitamente al Pnrr, denuncia la presenza dello svantaggio sociale e della povertà educativa ancora più pronunciata nelle nostre società dopo la crisi sanitaria dovuta alla pandemia covid-19 e indirizza le politiche sociali dei paesi membri a spezzare questo meccanismo che si identifica in ‘disuguaglianze sociali'”.

“Ricordiamo che ciò che succede in famiglia nei primi anni di vita rischia di compromettere la qualità dello sviluppo di un bambino e la scuola spesso non è preparata e involontariamente lascia che lo svantaggio sociale e la diseguaglianza perpetui nell’esperienza di questi bambini. Quindi – conclude il candidato – è indispensabile tentare di organizzare interventi precoci che permettano alle famiglie di superare questa condizione di svantaggio e questo lo deve ottenere proprio la nostra politica locale, attraverso la rete di operatori che sta intorno e vive insieme ai bambini. La povertà educativa non può ostacolare, in nessun modo, il diritto a crescere”.