Ambiente e giustizia sociale: “5G, i cittadini di Lucca non vogliono fare da cavie”

La lista del candidato sindaco Aldo Gottardo: “Ci batteremo perché prevalga il diritto alla salute”
5G, la lista Ambiente e Giustizia sociale per Aldo Gottardo si dice preoccupata, del quadro nazionale e locale.
“Nel Comune di Lucca, città di prima sperimentazione a livello europeo insieme a Bristol e Barcellona, da qualche anno – si osserva in una nota -, hanno proceduto all’istallazione di nuove antenne per agevolare il dispiegamento delle reti di banda ultra-larga”.
“Il 21 marzo scorso – prosegue la nota -, il governo ha stabilito un decreto legge, dove in base all’articolo 28, numero 21 viene stabilito che le attività di rilevanza strategica basata sula tecnologia 5G, possano essere effettuate dalle imprese private, le quali potranno intraprendere investimenti nel 5G, salvo notificare il piano annuale alla presidenza del Consiglio. E in Senato si rafforza la proposta, avanzata da Assotelecomunicazioni, di decuplicare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici passando da 6V/m a 61V/m. Questo innalzamento è inaccettabile. Legambiente a livello nazionale, insieme ad altre associazioni, ha chiesto che questa proposta venga rigettata in quanto ‘minaccia per la salute pubblica e la biodiversità’. Anche l’Istituto Ramazzini, specializzato in ricerche sulle malattie ambientali, si è espresso in maniera molto critica su questo punto, anche perché diversi ricercatori sostengono che si potrebbe utilizzare la tecnologia 5G senza aumentare i livelli di esposizione dei campi elettromagnetici, che sono i veri fattori di rischio e di nocività”.
“La nostra lista Ambiente e Giustizia Sociale condivide queste impostazioni e raccoglie le forti
preoccupazioni dei cittadini di Lucca – si afferma – che non intendono fare da cavie a questi esperimenti condotti senza la necessaria e adeguata informazione da parte di politici e amministratori che non rispondono nel merito, seriamente, in modo scientifico. Da qui ribadiamo la nostra richiesta: no all’innalzamento dei livelli di esposizione dei campi elettromagnetici, moratoria, in base al principio di precauzione, sulla realizzazione del 5G e studio, in materia, da parte di una commissione indipendente. Ci batteremo sempre perché il diritto alla salute prevalga sulle pure logiche di mercato”.