Le donne di Lucca Popolare: “La città diventi a misura di tutti”

Servizi per la famiglia, sicurezza e politiche giovanili al centro del programma per le prossime elezioni amministrative
Questione di genere, Lucca Civica Volt-Lucca Popolare, è composta in maggioranza da donne.
A sottolinearlo è il gruppo donne della componente Lucca Popolare che si è riunito per proporre alcune precise idee da realizzare nel prossimo quinquennio.
“Le donne – dicono – costituiscono la realtà portante della società ma la situazione risulta ancora fortemente sbilanciata: se pensiamo che lastragrande maggioranza di chi ha perso lavoro durante la pandemia è donna, ma anche al sovraccarico del lavoro di cura, fino all’aumento della violenza di genere, ci rendiamo conto fino a che punto la condizione delle donne sia ancora iniqua. Adesso Lucca ha l’occasione per qualificarsi davvero come città a misura di tutti”.
“Parliamo di alcuni aspetti precisi – dicono da Lucca è Popolare – Una amministrazione comunale non può prescindere dal tema dei servizi per la famiglia: serve di pensare urgentemente una rete più capillare di asili nido sul territorio (le opportunità nazionali consentono di farlo quasi a zero risorse proprie) e tramite un accordo col terzo settore e i dirigenti scolastici, costituire una rete di dopo scuola dentro gli istituti scolastici per conciliare tempi di vita e di lavoro della famiglia. Avvalersi delle competenze del volontariato nel dopo scuola in un ambiente protetto, consentirebbe inoltre per i nostri bambini un arricchimento e una crescita importante nella propria comunità di riferimento. È indispensabile un dialogo continuo anche con il mondo privato: sostenere la nascita di nidi aziendali significa incentivare una cultura di sostegno vero alla famiglia. Le aziende sensibili in tal senso potrebbero ottenere un riconoscimento e una visibilità pubbliche, parte di una strategia più ampia che punta a una Lucca family friendly”.
“Veniamo al tema della sicurezza – prosegue Lucca è Popolare – dobbiamo riconoscere che negli ultimi anni la sicurezza percepita nella Città è diminuita. Premesso che una città sicura deve esserlo per tutti, non bastano corsi specifici dedicati alle donne per difendersi di fronte a potenziali pericoli. Non bastano nemmeno interventi culturali nelle scuole per educare alla non violenza e al rispetto. Tutto questo è indispensabile ma servono anche interventi urbanistici progettati per offrire sicurezza a tutti i cittadini, anche nelle ore serali. Tutti devono poter vivere Lucca senza timore di passeggiare la sera. Illuminazione adeguata anche delle zone meno centrali e una Città animata, ricca di eventi e di persone, sono strategie indirette per rendere più sicura e bella la nostra città”.
“Un ultimo aspetto su cui è indispensabile intervenire – concludono le donne di Lucca è popolare – sono le conseguenze sulla fascia giovanile di due anni drammatici di pandemia. L’enorme aumento di disturbi del comportamento alimentare, autolesionismo, dipendenza da internet dei nostri ragazzi e ragazze, ci urla che è necessario intervenire anche come amministrazione comunale, il primo livello di contatto diretto tra pubblico e cittadini. Potenziare la rete con i consultori Asl, ad oggi ancora poco presenti su questi temi, col mondo scolastico, e istituire nell’ambito delle politiche giovanili percorsi ad hoc di sostegno e ascolto dei giovani sul territorio e fuori dai palazzi comunali, diventa una priorità anche per prevenire fenomeni come le baby gang, da cui non siamo immuni. Il grido di allarme dei giovani sarà una delle nostre priorità”.