Consani e Torrini (Lucca 2032): “L’avanzo di bilancio? 12 milioni non investiti per la città”



I candidati consiglieri vanno all’attacco del documento economico
“Il Comune non è un’azienda privata e gli avanzi di bilancio sono da considerarsi alla pari delle perdite economiche per un privato: i dodici milioni di avanzo non sono altro che mancati servizi per il cittadino”: è quanto sostengono Cristina Consani ed Enrico Torrini, candidati al consiglio comunale con Lucca 2032 per Mario Pardini sindaco, che diffondono una nota ufficiale.
“Non ci sono mezzi termini – proseguono – per inquadrare la ‘strombazzata’ buona politica del Comune da esponenti di spicco di questa maggioranza e addirittura anche dal candidato a sindaco della sinistra Pd che ovviamente fa parte di questa uscente compagine di governo della città. I dodici milioni di avanzo non sono altro che mancati servizi alla comunità, questa è la sacrosanta verità, cioè un ‘buco’ di mancata spesa per 12 milioni di euro che per Lucca equivale ad un vero fallimento di ogni politica sul territorio”.
“Mentre le case per gli anziani, le Rsa comunali riducono i posti letto e i servizi alle classi deboli – affermano -, mentre per i malati di Alzahimer e con demenze senili vengono ridotti gli aiuti al sostegno alla malattia, mentre le case popolari sono in un degrado costante, con una pessima manutenzione sia degli alloggi, sia delle strutture che dell’arredo per la vivibilità delle stesse, gli amministratori si vantano di non aver speso 12 milioni di euro. Mentre le attività commerciali e professionali, sono attanagliate da oltre due anni di pandemia e ora da una guerra che mette a repentaglio la tanto attesa ripresa, senza vedere minimamente un progetto da parte del Comune a lungo termine al sostegno dell’impresa tutta, commercio, professioni e artigianato, magari annullando per due anni sino all’intero 2024 il suolo pubblico, o dimezzando la Tassa sui rifiuti sempre fino al termine del 2024″.
“Ecco – dicono Consani e Torrini – mentre i nostri imprenditori piccoli e grandi soffrono da oltre due anni, il Comune si innamora dei 12 milioni che non ha speso. Ci chiediamo se veramente chi ci ha amministrati sino ad oggi, abbia un’idea di quanto sta succedendo nel nostro Paese e nella nostra città, ci chiediamo e vi chiediamo se ha senso vantarsi di non avere erogato 12 milioni di euro in questo contesto straordinario di difficoltà locali, nazionali ed internazionali. Noi crediamo di no, siamo sicuri che non aver erogato i soldi che dovevano essere destinati e a sostegno dei cittadini è il motivo che crea sempre più la lontananza, lo scollamento, la spaccatura tra politica e cittadini e francamente l’unico senso che ci cogliamo è l’inadeguatezza di questa amministrazione, che però fino in fondo prova a mistificare la banale realtà. I 12 milioni sono una mala gestione della macchina Comunale ed un grave danno ai cittadini e non c’è proprio niente da vantarsi, anzi noi francamente ci aspettavamo le scuse per questa macroscopica mancanza”.
“Ci chiediamo come mai – concludono – dopo aver svenduto Clap, Gesam, Salt, dopo aver ridotto il patrimonio aziendale del Comune di Lucca, oggi si fa finta di essere un Comune virtuoso. Essere virtuosi non vuol assolutamente dire essere incapaci di progettare interventi, servizi e spesa, quindi ci chiediamo se dietro a questa incapacità manifesta non ci siano anche altre difficoltà economiche progettuali del Comune e se oltre a questa evidente falla gestionale non ci sia altro che purtroppo dovremo scoprire una volta insediati a Palazzo Orsetti”.