Guidi (Veronesi sindaco): “Cassonetti degli abiti usati, serve trasparenza sulla destinazione del materiale”

29 maggio 2022 | 22:32
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Guidi (Veronesi sindaco): “Cassonetti degli abiti usati, serve trasparenza sulla destinazione del materiale”
Guidi (Veronesi sindaco): “Cassonetti degli abiti usati, serve trasparenza sulla destinazione del materiale”
Guidi (Veronesi sindaco): “Cassonetti degli abiti usati, serve trasparenza sulla destinazione del materiale”

La candidata consigliera chiede gli atti all’assessora Simi e alla direttrice di Sistema Ambiente, Caterina Susini

“Cassonetti degli abiti usati, serve trasparenza sulla destinazione del materiale”. A chiederlo è la candidata nella lista Veronesi sindaco Vilma Guidi che chiede all’assessora all’ambiente Valentina Simi e alla direttrice di Sistema Ambiente, Caterina Susini, che vengano forniti i report bimestrali, previsti dal contratto quinquennale siglato con la ditta R.A.U., della destinazione del tessile usato. Guidi ha anche chiesto che venga fornita la certificazione antimafia dell’azienda stessa.

“Ho chiesto i dati sugli obblighi del concessionario – dice la candidata – all’assessora Simi che mi ha detto che non sono in suo possesso. Mi sono rivolto a Sistema Ambiente e ho ottenuto risposte altrettanto evasive. A questo punto, vorrei invitare tutti i cittadini a fare le proprie considerazioni sul grado di attenzione e professionalità con cui si opera all’interno dell’attuale amministrazione e la conseguente e impellente necessità di porvi rimedio con una amministrazione più vicina al modello “impresa” in cui ognuno debba rispondere del proprio operato. Chiedo pertanto formalmente un riscontro sulle richieste”.

“Al tempo stesso non posso fare a meno di condividere – dice ancora – partendo da questo esempio concreto, il messaggio del maestro Alberto Veronesi quando afferma che Lucca ha tantissime potenzialità non sapientemente sviluppate in ambito artistico/culturale che diversamente gestite sarebbero capaci di accrescere il prestigio della nostra città e di costituire fonte di risorse ben più ampie di quelle ricevute da contratti a rischio come quello con R.A.U., che portano solo degrado per qualche decina di migliaia di euro annui. Quando parliamo di un’altra Lucca è proprio questo che intendiamo”. Certo, è un metodo di approccio più impegnativo e responsabile, applicabile a qualsiasi area della pubblica amministrazione, che richiede risorse più attente e preparate, ma i tempi ormai non consentono più gestioni approssimative né in ambito privato né in ambito pubblico e ci vuole il coraggio da parte di tutti di prenderne solo atto”.