Ospedale Versilia, Zucconi (Fdi): “È estate e mancano ancora 100 operatori all’appello”

La denuncia del deputato di Fratelli d’Italia: “La situazione non è più accettabile”
“Inaccettabile che ancora non sia risolto il problema della carenza di personale”. Così il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi torna a parlare dei problemi legati all’Ospedale Versilia, dopo l’allarme lanciato dai sindacati sulla mancanza di cento assunzioni.
“Dopo mesi, anni ormai, che ci battiamo contro il depotenziamento degli ospedali in lucchesia, all’Ospedale Versilia servono addirittura cento assunzioni in vista della stagione estiva ormai alle porte, altrimenti con triplicare degli accessi fra locali e turisti, la situazione andrà al collasso – spiega Zucconi -. È inaccettabile che ancora non sia stato risolto il problema dopo che tutti, medici, operatori sanitari, sindacati, politici ma anche gli stessi cittadini, abbiamo chiesto in tutti i modi possibili un aumento di risorse e personale, sfiancato dai turni massacranti del periodo di pandemia ma anche numericamente inferiore rispetto alle richieste del territorio, specialmente nei mesi estivi. Ad esempio incredibilmente mancano 7 medici al pronto soccorso del Versilia e 11 a quello di Lucca mentre a Castelnuovo Garfagnana, sempre al pronto soccorso, si supplisce con i medici del 118 ma qui il 70% delle notti a Barga e Piazza al Serchio il 118 è svolto dai soli infermieri”.
“È dal 2013 che non vengono istituiti corsi di formazione per i medici di emergenza – va avanti il deputato Fdi -. Addirittura per la guardia medica la carenza è talmente alta che non è quantizzabile e il servizio viene tamponato ricorrendo all’accorpamento di zone limitrofe. Per avere un’idea su larga scala, circa 1000 medici abbandonano ogni anno l’Italia mentre per la situazione stipendi, questi ultimi sono tre volte maggiori in Germania e quattro volte in Inghilterra . Tutti bravi a parlare di ‘eroi del covid’ e a fare proclami su come la sanità toscana abbia risposto efficacemente durante l’emergenza sanitaria quando poi, nella pratica, si continuano a fare tagli su personale medico-sanitario, togliendo e spostando interi settori o reparti, chiudendo reparti e eliminando figure professionali ma soprattutto scaricando sugli operatori sanitari e sui cittadini tutti i problemi. Esprimo dunque solidarietà ai referenti del sindacato Fials provinciale (Federazione italiana autonomie locali e sanità) e ai membri del Comitato di sanità pubblica Versilia e Massa-Carrara e chiedo al presidente Giani e all’assessore regionale Bezzini di prendere quanto prima provvedimenti sulla questione: se c’è un settore che ha bisogno di risorse e investimenti immediati è proprio quello sanitario”.