Sciopero della scuola, Previti (Pd): “In discussione importanti emendamenti dei dem per precari e formazione”

30 maggio 2022 | 21:28
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Sciopero della scuola, Previti (Pd): “In discussione importanti emendamenti dei dem per precari e formazione”

La candidata in consiglio comunale: “L’astensione dal lavoro un atto dovuto che deve far riflettere le istituzioni”

Sulla questione dello sciopero nazionale indetto da tutte le sigle sindacali in modo unitario riguardante il personale della scuola, docenti di ruolo, precari, personale Ata, dirigenti scolastici e Dsfg nella giornata del 30 maggio interviene anche la candidata al consiglio comunale Maria Grazia Previti (detta Gaia) del Pd.

Libera professionista nel settore del recruiting specializzato e da vari anni attiva nel mondo della scuola sia come insegnante sia come appartenente ad un comitato di docenti precari toscani, segue le problematiche della scuola e del reclutamento a livello nazionale con incontri con politici e sindacati. Previti conferma la necessità dello sciopero nazionale “con il quale – spiega –  l’intero personale scolastico manifesta il suo totale dissenso al decreto legge 36 del 30 aprile 2022 emanato dal governo senza un confronto istituzionale con le forze politiche e con i sindacati. Infatti a tal riguardo segnala che il Pd ha da pochi giorni depositato vari emendamenti al decreto riguardanti sia il reclutamento del personale precario sia la formazione iniziale e quella in itinere”.

“In particolare negli emendamenti – dice Previti – si propone un percorso di assunzione in ruolo più snello per i precari storici così come una consistente riserva di posti dedicati a loro per conseguire l’abilitazione. Infine senza scendere troppo nei dettagli tecnici, gli emendamenti prevedono anche che per la formazione iniziale e quella incentivata in servizio si trovino soluzioni di copertura finanziaria diverse da quelle previste nel decreto. Previti conferma che lo sciopero è un atto di protesta dovuto che deve far riflettere le istituzioni, dando supporto proprio al Pd e ai sindacati che hanno presentato gli emendamenti, che da metà giugno circa verranno discussi in sede parlamentare”.