Ambiente e Giustizia Sociale, flash mob per le strade di San Concordio

Il gruppo che sostiene il candidato Aldo Gottardo: “Serve depavimentare e ripristinare al più presto lo stato dei luoghi”
Ieri (30 maggio) un gruppo di rappresentanti della lista Ambiente e Giustizia Sociale, insieme a cittadini del quartiere e non, hanno percorso le strade di San Concordio con altoparlante, volantini e cartelli, “per denunciare – spiegano – la criminalizzazione del dissenso in corso e il tentativo di distorcere la realtà in piena campagna elettorale”.
“Riscrivere il piano strutturale ed il piano operativo – chiede Ambiente e Giustizia Sociale – Riorganizzazione dell’area ex Gesam attorno alle matrici del porto della Formica e del Chiesone, individuazione di tutte le strade perseguibili perché si faccia piena luce sui gravi e irreparabili danni all’ambiente e ai residenti procurati con gli scempi di cementificazione della piazza coperta e della galleria coperta e sulle responsabilità politiche e amministrative, realizzazione di tutte le iniziative possibili per il ritiro della richiesta di risarcimento danni nei confronti di cittadini di San Concordio per fermare la macchina della criminalizzazione del dissenso, attivazione di tutte le competenze per arrivare a fermare e smantellare le costruzioni in corso, previa verifica tecnico-giuridica”.
“Precisiamo – prosegue la nota – che la piazza coperta è definibile come un ecomostro perché ha sepolto l’antico porto e l’area verde-umida mentre la Galleria coperta, attualmente in costruzione, opera superflua, dal grave impatto ambientale e di costosa manutenzione, ha inutilmente devastato il parco della Montagnola, l’area dei chiariti e ridotto i giardini delle scuole. Occorre depavimentare e ripristinare il più possibile lo stato naturale dei luoghi. Si scusi il sindaco per questi scempi. Siamo tutti San Concordio. Su la testa e la mobilitazione continua”.