Barsanti: “Prima di parlare di Puccini Raspini si attivi per far riaprire il Caffè Di Simo”

31 maggio 2022 | 18:17
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Barsanti: “Prima di parlare di Puccini Raspini si attivi per far riaprire il Caffè Di Simo”

Il candidato sindaco: “Questo luogo dove si riunivano il maestro, Pascoli, Pea, Ungaretti e tanti altri deve tornare a vivere”

Promette Lucca capitale della cultura 2026 quando non è riuscito nemmeno a candidarla per il 2024. Parla di Puccini quando non ha fatto niente per far riaprire il Caffè Di Simo ostaggio di un privato. Continua a dire cose che sconfessano la giunta di cui ha fatto parte”.

Così il candidato sindaco Fabio Barsanti, sostenuto da Difendere Lucca, Centrodestra per Barsanti e Prima Lucca-Italexit con Paragone, che torna sulla questione Caffè Di Simo: “Si tratta del caffè storico più importante di Lucca – sottolinea Barsanti – e il peggior biglietto da visita per la città. Vediamo spesso gruppi di turisti fuori dalla saracinesca chiusa in via Fillungo, mentre la guida racconta cosa rappresentava nel secolo scorso. Ma questo luogo dove si riunivano Puccini, Pascoli, Pea, Ungaretti e tanti altri deve tornare a vivere”.

“L’amministrazione di Raspini non ha fatto niente per riaprire il Di Simo – continua Barsanti – e non è riuscita nemmeno a sfruttare l’importanza di Puccini per proporre la candidatura di Lucca a capitale della cultura 2024. Per essere più chiari, non è che Lucca non ha vinto: l’amministrazione Pd non è proprio riuscita a presentare la candidatura. Come dei dilettanti allo sbaraglio. Ce l’ha fatta Viareggio e noi no. Una cosa incredibile”.

“Ora Raspini vorrebbe farsi paladino della candidatura 2026? Si tratta di un paradosso creato da una folle propaganda elettorale. Dopo aver perso il treno adesso parla di ‘anno finale del centenario pucciniano’. Un gioco di parole – conclude Barsanti – per nascondere il fallimento della cultura a Lucca sotto il Pd. E Raspini candida nuovamente l’assessore alla cultura uscente, che in una amministrazione normale si sarebbe dovuto dimettere per i risultati non raggiunti”.