Lavoro e formazione, Martelli (LuccaFutura): “Servono vicinanza, coordinamento e sperimentazione”

31 maggio 2022 | 11:31
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Lavoro e formazione, Martelli (LuccaFutura): “Servono vicinanza, coordinamento e sperimentazione”

Le proposte della candidata consigliera: “Rafforzare il calendario di iniziative che coinvolgono l’amministrazione comunale”

Lavoro, formazione, orientamento. Ecco le proposte di Paola Martelli di Lucca Futura per Francesco Raspini sindaco.

“Nella nostra città esiste una tradizione di collaborazione tra enti preposti alla formazione e al lavoro, siano essi pubblici o privati, una collaborazione che potrebbe ulteriormente rafforzarsi con un calendario di iniziative coordinate dall’amministrazione comunale, in tema di orientamento a partire dalla scuola primaria – spiega Martelli -. L’orientamento e lo stimolo all’acquisizione della consapevolezza di sé, attivati sin da bambini, permettono lo sviluppo del potenziale personale, avviando la riflessione di scuola e famiglia sul percorso di studi e formazione migliore per lo studente, alzando lo sguardo verso la realizzazione della persona. Sappiamo che i giovani sono coloro che promuoveranno il made in Italy nel futuro e il nostro territorio è ricco di opportunità di lavoro all’interno dell’artigianato, del commercio, dell’industria, dei servizi e dell’agricoltura. Il rafforzamento della rete di collaborazione, mettendo al centro la persona, accompagnerà giovani e famiglie verso la realizzazione del percorso di vita dei propri figli”.

“In Lucca Futura sappiamo che molto si è fatto, ma che molto ancora si può fare, collaborando anche tra amministrazioni – prosegue Martelli -. La dispersione scolastica dipende da molti fattori, ma Lucca Futura vuole far sentire quanto questa responsabilità sia collettiva e di conseguenza contribuire attivamente alla progettualità del futuro dei giovani. Orientamento quindi sì, ma come? Il contributo di Lucca Futura nell’amministrazione comunale potrà essere molteplice”.

“La nostra prima parola è vicinanza – spiega -: vorremmo portare l’orientamento nei quartieri periferici, nelle strade, nel centro storico, rendendolo un momento di cura e sviluppo vicino a tutte le famiglie e a tutti i giovani. Un orientamento destrutturato che permetta di conoscere in modo semplice e spontaneo tutte le opportunità di studio, di formazione professionale, di stage, di mobilità europea, di lavoro, di cui il nostro territorio è portatore. Momenti di incontro con le famiglie, che potranno conoscere quanto esiste in un tempo adeguato a quello della scelta, potendo quindi valutare, approfondire le opportunità e scegliere più consapevolmente”.

“La seconda è coordinamento – prosegue -: vorremmo un tavolo di coordinamento organizzato per obiettivi, in modo che tutti i soggetti istituzionali che si occupano di studio, formazione, lavoro ed operano nel nostro territorio, siano partecipi della diffusione delle informazioni in modo pianificato. Si tratta di potenziare una rete di soggetti competenti che può aumentare significativamente la sinergia operativa. Attraverso il coordinamento avremo l’opportunità di migliorare l’efficacia dell’orientamento e di essere certi di trasmettere la varietà delle iniziative alle nostre famiglie”.

“La terza parola è sperimentazione – conclude -: per scoprire le proprie passioni è importante sperimentare, è così che si può comprendere cosa significa sostenibilità ambientale, sicurezza, digitalizzazione, creatività e così via. Pensiamo di poterlo fare aprendo il mondo del lavoro e delle professioni ai più giovani con momenti di laboratorio, visite in azienda, confronti. Ci sono realtà lavorative che è più semplice conoscere, altre che sono più distanti dalla quotidianità familiare, quindi attraverso la collaborazione tra enti istituzionali pubblici e privati, pensiamo di poter agevolare momenti di incontro e di scoperta delle proprie attitudini”.