Lucca Futura: “Da Pardini altro che cambiamento: smetta di copiare il nostro programma”

31 maggio 2022 | 17:10
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Lucca Futura: “Da Pardini altro che cambiamento: smetta di copiare il nostro programma”

La lista civiva che sostiene Raspini: “Dallo sport alla mobilità fino alla capitale della cultura con idee rese banali e confuse”

Lucca capitale italiana della cultura, non si fa attendere la replica di Lucca Futura a Lucca2032 e a Mario Pardini: “Si parla di cambiamento ma poi la sostanza è che Mario Pardini e i candidati di Lucca 2032 apprezzano così tanto il programma, le idee e perfino le espressioni usate da Francesco Raspini – si legge in una nota – che ormai possiamo parlare di un aperto sentimento che va ben oltre l’apprezzamento per il candidato di centrosinistra ma si spinge al saccheggio a mani basse visto che da quelle parti di idee originali ne vengono prodotte ben poche, spesso superficiali, vaghe e confuse. In scia a Raspini i sostenitori di Lucca 2032 e Pardini hanno fatto propri il nuovo palazzetto dello sport, la metropolitana di superficie, l’idea di doppio sguardo generale e particolare per la città e per il suo territorio, per non parlare della capitale della cultura 2026. Un vero copia incolla che si perpetua giorno per giorno sui social e attraverso comunicati stampa che stravolgono e banalizzano. Tematiche serie vengono così riproposte assai sbiadite, un po’ come la candeggiata  immagine di Pardini sui manifesti elettorali. Il tutto con un ulteriore piccolo problema: chiedete a Mario Pardini come realizzerà i temi provenienti dal programma di Raspini e otterrete risposte vaghe, imbarazzate e approssimative”.

“La discontinuità invocata da Pardini – dice Lucca Futura – è la labile foglia di fico dietro cui si nascondono gli eredi dell’amministrazione Favilla con tanti candidati che furono parte attiva di quella funesta esperienza: il Comune di Lucca fu lasciato nel 2012 in una situazione di pre-dissesto e il centrodestra si spaccò negli stessi monconi in cui ancora oggi è diviso. L’amministrazione di centrosinistra ha portato le manifestazioni cittadine di interesse internazionale e nazionale al massimo sviluppo della loro storia. E non parliamo solo di Lucca Comics & Games e Lucca Summer Festival, ma anche dell’Istituto Boccherini oggi Conservatorio di Stato, grazie anche al lavoro dell’amministrazione uscente, un appuntamento con la storia che le divisioni del centrodestra hanno fatto slittare di ben 15 anni. Le due istituzioni musicali della città – teatro e conservatorio – hanno dato il proprio attivo contributo all’Associazione Musicale Lucchese al Lucca per il Classica Music Festival, un evento di rilievo nazionale giunto all’ottava edizione mentre in in questi giorni si sta svolgendo una memorabile edizione del Photolux festival – biennale internazionale di fotografia, solo per parlare degli eventi più vicini”.

“La candidatura a capitale della cultura 2026 – conclude Lucca Futura – sarà quindi il coronamento di un progetto di visione complessiva che parte da una condivisione e da una collaborazione profonda tra enti – soggetti produttori di cultura, il territorio e gli altri comuni della provincia; non un “gagliardetto”. Pardini e i suoi collaboratori hanno mai letto un bando della capitale della cultura? A giudicare dalle trite formule da manuale di marketing anni Dieci con il solito rosario di parole altisonanti del tenore di branding, del city branding, della qualità e dell’eccellenza non si sa ottenute come, si va poco lontani. Lucca ha tutte le professionalità, le competenze, le aziende e le istituzioni del settore, necessari per imporsi.”