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Monti (Fratelli d’Italia): “Mi candido per ridare voce all’Associazione consulenza per la famiglia”

31 maggio 2022 | 18:14
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Monti (Fratelli d’Italia): “Mi candido per ridare voce all’Associazione consulenza per la famiglia”

L’esponente del partito della Meloni: “Ci metto la faccia e tutta la mia volontà per dare spazio a chi da 10 anni non ne ha”

Emiliana Monti, candidata nella lista di Fratelli d’Italia per Mario Pardini sindaco, presenta il senso della sua discesa in campo.

“Ci avviciniamo alle elezioni e non credevo che candidarsi per una giusta causa mi portasse via così tanto tempo, sia personale sia alla mia famiglia – dice – Ma non importa perché la mia scelta è nata da una forte motivazione: quella di ridare voce all’Associazione consulenza per la famiglia. Da qualche anno ho scoperto questa bellissima realtà, un luogo con molti servizi, dove le persone hanno trovato e trovano tutt’oggi, ascolto e sostegno per poter riprendere in mano la loro vita; l’Acf fa della prevenzione il suo punto cardine, prende in carico le famiglie, bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani fornendo loro il supporto di cui hanno bisogno. In particolare mi occupo dell’area materno-infantile, dove aiutiamo donne in gravidanza o con bambini 0-2 anni cercando di fornire loro un supporto materiale e psicologico. La nostra pagina Facebook Consultorio La Famiglia – Lucca parla chiaro, quotidianamente riporta le molteplici attività che vengono fatte, ma puntualmente non valorizzate né sostenite da questa amministrazione”.

“Tutti i nostri volontari – dice ancora Emiliana Monti – sono operatori professionisti non retribuiti, così come le operatrici di segreteria e tutti coloro che ogni giorno mettono tempo ed energie in questa associazione. Nel 2021 abbiamo fatto 14 ore di consulenza e abbiamo consegnato 180 pacchi con prodotti per neonati a famiglie in difficoltà, ma mai un riconoscimento da parte delle strutture pubbliche. Anzi, puntualmente, ci vengono inviati utenti ad usufruire dei nostri servizi, senza nulla in cambio. Nessuno si pone il problema di come andiamo avanti. E così ho deciso di candidarmi, di mettere la faccia e tutta la mia volontà per dare voce a chi da 10 anni non ne ha. L’Acf è trasversale, apolitica e apartitica anche se ognuno ha un proprio pensiero politico e religioso, ma a questo punto era inevitabile non farsi sentire, perché una amministrazione non può escludere nessuno e non deve favorire nessuno”.

“Invito tutti a venire in Acf – conclude –  per comprendere come lavoriamo, i numeri che produciamo e i costi che abbiamo (solo per comprare i prodotti per la prima infanzia). Credo sia arrivato il momento di cambiare, di lavorare in modalità meritocratica, nessuno escluso.  Grazie a chi mi aiuterà a dar voce a questa associazione che mi sta molto a cuore e che vedo ogni giorno il bene che produce. Sicuramente non staremo simpatici a tutti, ma se dal 1978 ci siamo, qualcosa di buono abbiamo fatto”.