Stefani (Lega): “La scuola ritorni ad essere una priorità”

31 maggio 2022 | 19:19
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Stefani (Lega): “La scuola ritorni ad essere una priorità”

La candidata in consiglio comunale: “Vorrei che i ragazzi non si arrendessero così come non hanno fatto durante la pandemia”

Scuola, interviene la candidata della Lega per il consiglio comunale Michela Stefani.

La scuola nel senso più vasto del termine – dice – come luogo di riscatto che non solo insegna conoscenze, ma educa alle relazioni, alla cittadinanza e si apre all’intera comunità. La vorrei come prima voce nell’agenda politica, come destinataria di investimenti coraggiosi e cuore riconosciuto della società. La pandemia è stata un’enormità, ma forse è proprio dentro questa enormità che dovremmo decidere cos’è la scuola, a cosa serve. A fornire conoscenza? A trovare lavoro? A formare cittadini, persone libere? A dare a tutti le stesse possibilità di futuro indipendentemente dalle famiglie e dai quartieri d’origine? A cosa è equiparabile, la scuola: alle attività produttive? Agli impianti sciistici? Ai beni essenziali?”.

“Gli adulti continuano a non decidersi – dice ancora Stefani – Ma un pensiero mi strappa una speranza: gli adolescenti adesso lo sanno, quanta vita si gioca a scuola. E cosa significa crescere senza un abbandono. I report sulla dispersione, sulle carenze della dad sul lungo periodo, sulla depressione, la demotivazione, sono difficili da accettare. Perché non ci si può arrendere a 16 anni”.

La scuola per me coincide con il luogo in cui scegli un destino anziché subirlo – conclude la nota – È una priorità perché genera una prospettiva per tutti noi, un orizzonte, un senso. La cultura è riscatto. Altrimenti annaspiamo nel presente. Vorrei che le ragazze e i ragazzi ci raccontassero cosa ha significato vivere chiusi fuori dalle aule, imparare e crescere così. Come si sono sentiti vedendo slittare ogni volta la data dal rientro. Vorrei che non si arrendessero nemmeno in futuro, e anzi, che esercitassero la propria voce, insieme a insegnanti, presidi, a chi la scuola la tiene in piedi nonostante tutto, con passione, per darci testimonianza diretta. E noi, dopo decenni in cui la scuola non è stata considerata la priorità, dobbiamo decidere se arrenderci o cambiare”.