Ambiente e giustizia sociale: “Necessario favorire l’agricoltura biologica”

Le proposte della lista che sostiene il candidato sindaco Aldo Gottardo
Favorire l’agricoltura biologica a Lucca. E’ uno degli impegni nel programma della lista Ambiente e Giustizia sociale che sostiene il candidato sindaco Aldo Gottardo.
“Nel nostro programma – si spiega in una nota – c’è un capitolo che si intitola Ecocentrismo: vuol dire cambiare visione, sentirsi parte di un ambiente, di un pianeta dove vi sono la natura, gli animali e l’essere umano, in un nuovo equilibrio armonico. In questo nuovo contesto è molto importante favorire la produzione in modo biologico. Il modello produttivo tuttora imperante ha causato effetti devastanti: perdita di fertilità del suolo e della biodiversità, distruzione degli ecosistemi, disastroso impatto sul clima. L’agricoltura biologica, non utilizzando concimi chimici ed essendo basata sulla circolarità e sul riciclo, tutela la fertilità del terreno, preserva gli ecosistemi e la biodiversità, contrasta i cambiamenti climatici. Fondamentale, quindi, è puntare sulle filiere di prodotti biologici fondate sul giusto prezzo, garantendo così un’equa remunerazione per gli agricoltori, fermo restando che è indispensabile continuare la mobilitazione a livello europeo e nazionale per l’attivazione delle suddette politiche, fondamentale è anche il ruolo dell’ente locale nel favorirle”.
“Nello specifico – elenca Ambiente e giustizia sociale – si propone: snellire le procedure burocratiche per chi produce con metodo biologico (per es. negli accessi alla città e nei parcheggi);
premiare chi produce in modo biologico con incentivi indiretti (es. gratuità del suolo pubblico per mercati…); creare rete tra consumatori e produttori bio che coinvolgano anche istituzioni e tutti i livelli della cittadinanza (es. promuovere creazione di gruppo di acquisto delle istituzioni locali, dei cittadini delle varie zone); obbligare all’acquisto delle materie prime biologiche del territorio per le mense scolastiche, privilegiando i produttori locali rispetto alla grande distribuzione; promuovere le eccellenze biologiche del territorio con pubblicità dedicata e collegarla a itinerari turistici; formare sul metodo di coltivazione biologica gli agricoltori, ma anche i ristoratori e i privati cittadini per i propri giardini ed orti; incentivare la diffusione degli orti comuni in tutti i quartieri della città; vietare su tutto il territorio l’uso di diserbanti nei giardini privati e pubblici”.