Stazione ecologica di Nave, Fidia (Europa Verde): “Insieme alla comunità troveremo una soluzione”



Il candidato consigliere: “Saremo i referenti politici di un territorio che ha già sofferto troppo a causa degli errori del passato”
È stata la questione dei rifiuti a essere al centro dell’incontro di mercoledì scorso (1 giugno) tra il candidato e co-portavoce di Europa Verde – Verdi Lucca Luca Fidia Pardini e la comunità di Sant’Angelo in Campo.
“Una bella occasione di ascolto e partecipazione a proposito di tematiche ecologiste – ha commentato Fidia -. Durante l’incontro ci siamo soffermati sull’annoso problema della collina di rifiuti presente nell’area della stazione ecologica di Nave. Questo accumulo è presente in zona da ormai più di 50 anni e rappresenta uno dei più chiari esempi di come negli anni del boom economico, quando sul sito era presente un inceneritore, si sia totalmente omesso di pensare alle generazioni future, che ora si ritrovano a dover gestire una problematica molto difficile”.
“Come ecologisti non possiamo far finta di niente, la nostra missione politica ci impone di analizzare e ragionare sul problema al fine di trovare delle possibili soluzioni. A Sant’Angelo è presente fin dagli anni ’70 un pezzo importante di storia ecologista lucchese, il Comitato Antinquinamento, che da decenni è attivo sulla tematica e si interfaccia con le istituzioni e con Sistema Ambiente. E’ da rilevare che negli ultimi anni i rapporti tra tutte queste realtà sono migliorati e si è creato un clima di dialogo costruttivo, e non sono mancati gli interventi di mitigazione degli effetti dell’isola ecologica da parte dell’amministrazione – va avanti Fidia -. Come lista di Europa Verde candidata al governo della città insieme alla coalizione di centrosinistra, adesso spetta a noi proseguire e integrare ulteriormente la strada virtuosa che è stata imboccata, facendoci referenti politici di queste istanze da parte di un territorio che ha già sofferto troppo a causa degli errori del passato”.
“La risoluzione di un problema così difficile non può che partire da analisi sempre più frequenti sui tassi di inquinamento causati dall’accumulo di rifiuti, che nel tempo è stato il più possibile impermeabilizzato ed isolato dall’ambiente circostante, ma rimane un fattore rischioso per tutta l’area. Anche eventuali progetti di rimozione dovranno essere valutati con attenzione, sempre in coordinamento con le istituzioni e con Sistema Ambiente, magari imboccando la strada dell’iscrizione nella lista dei siti orfani in attesa di bonifica – conclude Fidia -. Come ecologisti, riteniamo che questo debba essere l’orizzonte ultimo di questa situazione che affligge il territorio da troppo tempo, ma dovrà arrivare come conseguenza di un percorso serio, ragionato tra tutti gli enti preposti (anche a livello nazionale e comunitario) e partecipato dalla cittadinanza”.