Palmieri (Lucca sul serio): “La nuova giunta si impegni a progettare il futuro del centro storico”

4 giugno 2022 | 19:38
Share0
Palmieri (Lucca sul serio): “La nuova giunta si impegni a progettare il futuro del centro storico”

L’esponente di +Europa: “Lucca è cambiata nei secoli adattandosi ai cambiamenti, lo può fare ancora con l’impegno di amministrazione e professionisti”

Una settimana al silenzio elettorale e quindi al voto. Nel dibattito dei candidati interviene Francesco Palmieri, esponente di +Europa all’interno della lista civica Lucca sul serio in sostegno al candidato sindaco Alberto Veronesi.

Un intervento significativo già dal titolo: “Per il futuro di Lucca, se Lucca ha un futuro”.

“Proviamo a capire, insieme – dice Palmieri – quali soluzioni adottare per portare la città nel XXII secolo. Mi chiamo Francesco Palmieri. Per coloro che non mi conoscono, sono un consulente web (Seo e content strategist), esperto di fumetti, appassionato di letteratura e di politica. Sono candidato al consiglio comunale nella lista Lucca sul Serio-Veronesi Sindaco, in quota Più Europa. Sento spesso parlare di “idea di città”, “futuro di Lucca”, “politica per i giovani”… slogan che, quando va bene, rimandano ad azioni minimali, indirizzate più al brevissimo periodo che a una visione di lungo respiro”.

“Futuro – spiega Palmieri – è parola impegnativa, densa di aspettative. Chi ne vuole costruire uno, si assume una grande responsabilità. Chi fa politica è a questa responsabilità che deve fare riferimento. È a questa responsabilità che voglio richiamare me stesso, il mio candidato sindaco e chiunque si candidi alla guida della città. Di quale futuro sto parlando? 
Di uno in cui Lucca sia ancora un centro culturale, una fucina di idee, un laboratorio di eventi. 
Un futuro in cui il secondo comparto industriale della Toscana rafforzi la sua economia e dia agli imprenditori la possibilità di creare benessere e sviluppo. Lucca lo merita davvero un futuro e noi che la abitiamo, abbiamo il dovere di costruirlo, a partire da adesso”.

“Ho una ricetta, una formula magica, un piano che porti a realizzare il futuro in tempi presenti? – dice Palmieri – No! Non ho risposte o soluzioni, ma ho domande e proposte che voglio sottoporre alla città, a voi che mi state leggendo, a te che stai forse pensando le stesse cose. Tutti sappiamo che il futuro non esiste senza cambiamento. Lucca non è nata così come la vediamo oggi, è una città millenaria che ha cambiato volto innumerevoli volte, nel corso dei secoli. Ha saputo adattarsi ai cambiamenti politici e sociali, ha saputo modificare l’ambiente intorno a sé, ha saputo cambiare, di volta in volta, la fonte della propria ricchezza.  Tutto ciò senza rinnegare la propria storia e coltivando una personalità unica in Toscana e nell’Italia intera. La città è cresciuta, inglobando le precedenti cinte murarie e perfino l’anfiteatro romano, un tempo situato alla periferia del centro abitato. Lo stesso anfiteatro poi demolito e trasformato in una piazza famosa e identitaria. In un relativamente recente passato, qualcuno ha perfino aperto una nuova porta nelle mura cinquecentesche, orgoglio e simbolo della città”.

“Il cambiamento – dice Palmieri – ha permesso a Lucca di attraversare i secoli rimanendo un centro attrattivo e produttivo. La domanda è: pensiamo che la città sarà ancora tale e quale tra trent’anni? Vogliamo che sia tale e quale tra trent’anni? Provate a pensarci. Pensate a una coppia di giovani (magari con figli) che decida di abitare all’interno delle cinta muraria. Dovrà portare la spesa a piedi, farsi più rampe di scale ripide, scoscese, irregolari. Dovrà anche riscaldarsi. Soffitti altissimi, pareti non coibentate e non coibentabili (qualcuno vuole provare ad approfittare del 110%?), quantità abnormi di gas per stare comunque al freddo. Non accenno nemmeno a pavimenti e pareti o a lavori elettrici e idraulici… Stiamo parlando di giovani, per gli anziani i problemi aumentano esponenzialmente. Ascensori? Montascale? Pannelli solari sui tetti? Orti verticali? Altre meraviglie contemporanee che rendono le città meno inquinanti e più vivibili?  Siamo in una città d’arte, gli edifici hanno centinaia di anni, alcuni sono degli autentici monumenti e tutti contribuiscono al fascino unico della città. Abbiamo anche una soprintendenza alle belle arti particolarmente (eccessivamente?) protettiva e invadente. Qualsiasi tipo di lavoro, che non sia strettamente restaurativo e conservativo, incontra enormi difficoltà burocratiche e legali”.

Turisti a iosa, quindi, ma un centro storico sempre meno popolato – prosegue –  Boutique e ristoranti a gogo, ma un centro storico con sempre meno negozi tipici, uffici e servizi pubblici. Già oggi, più della metà del centro storico è disabitato e le persone diminuiscono ogni giorno. Una delle parole d’ordine di ogni campagna elettorale è: riportiamo gli abitanti all’interno delle mura. Ottimo intento, ma come si fa? Come si impedisce a tutte queste costruzioni desolatamente vuote, di crollare per abbandono e incuria?”

“Queste sono le mie domande – conclude Palmieri – La proposta è rivolta a tutti i cittadini di Lucca, di conseguenza anche a tutti i candidati sindaco, non solo a quello che sostengo io (Alberto Veronesi, per inciso). Propongo che la nuova giunta si impegni a organizzare incontri, convegni, tavole rotonde di professionisti (architetti, ingegneri, urbanisti e altri esperti utili). Si impegni a promuovere, o commissionare direttamente, degli studi, dei progetti di fattibilità. Tutto il necessario, insomma per affrontare il problema e proporre soluzioni. Propongo alla nuova giunta di proiettare Lucca nel futuro. È una proposta ed è anche l’unica promessa che vi faccio. Perché il futuro arriva comunque, dobbiamo solo decidere se accoglierlo preparati o farci travolgere da esso. Il cambiamento ci sarà. Sta a noi stabilire se sarà un cambiamento graduale verso lo sviluppo, o improvviso e verso il baratro. Decidiamolo. Insieme”.