Lucca per una sanità migliore: “Una consulta permanente con cittadini, comitati ed ordini professionali”

8 giugno 2022 | 19:06
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Lucca per una sanità migliore: “Una consulta permanente con cittadini, comitati ed ordini professionali”

Pochi spazi al pronto soccorso e riabilitazione delocalizzata a Barga nel mirino dell’associazione: “Dai candidati sindaco nessuna posizione originale”

Lucca per una sanità migliore chiede una consulta permanente.

Lo dice l’associazione a pochi giorni dal confronto sulla sanità con i candidati sindaco, “che sostanzialmente – dicono – si è svolto senza che tra gli intervistati emergessero posizioni originali, si apprezza come momento saliente la promessa da parte di tutti della salvaguardia dell’ospedale Campo di Marte a funzione esclusivamente socio sanitaria assistenziale. Ci preme però tornare più in generale su alcuni punti che riteniamo fondamentali per assicurare all’utenza la fruizione di servizi essenziali,  obiettivo che il comitato Lucca per una sanità migliore persegue, grazie all’azione intrapresa dal compianto dottor Raffaello Papeschi, fin dall’anno 2003″.

“E vorremmo subito affrontare il tema del pronto soccorso, tema scottante per eccellenza – dicono da Lucca per una sanità migliore – La progettazione degli spazi è apparsa sin da subito inadeguata: una sala d’attesa minuscola e postazioni di visite mediche promiscue e imbarazzanti, sale di permanenza dei pazienti in “destino” non dignitose, conseguente impossibilità  di garantire ai pazienti sia la presenza di familiari, di conforto nei lunghi tempi di attesa, sia la tanto invocata privacy. E soprattutto l’impossibilità per il personale sanitario, di esercitare dignitosamente la professione, nonché la carenza dei medici la cui eseguita’ è il problema dei problemi confermata anche dai recenti esodi”.

“Alla luce di quanto sopra ci ha quindi meravigliato – dice l’associazione – il comunicato della direttrice dell’azienda Asl Toscana nord ovest dottoressa Casani, che si dice offesa perché qualche esponente politico definisce gli spazi del San Luca “stanze da pollaio”. Gentile dottoressa, offesi dovrebbero sentirsi i cittadini, che pagano, per quell’ospedale costruito con il progetto di finanza, circa di 19 milioni l’anno e che ancora per anni continueranno pagare. Mentre l’inadeguatezza progettuale della struttura era apparsa subito evidente, ed era emersa ben prima dell’era Covid. E per questa inadeguatezza progettuale, con la conseguente riduzione di posti letto rispetto a quelli presenti a Campo di Marte, nessuno pagherà, a parte i cittadini naturalmente. Sentiamo intanto che si è deciso l’ampliamento del pronto soccorso con l’installazione di container: cifra stanziata intorno a 600mila euro. Soluzione tampone che a pagare è ancora una volta solo il cittadino”.

“Tra le altre criticità che vorremmo evidenziare – dice ancora l’associazione – ricordiamo il problema della riabilitazione. Numerose le testimonianze che ci per vengono dal territorio, di persone costrette a percorrere 90 chilometri, andata e ritorno, per raggiungere parenti ricoverati nel polo riabilitativo di Barga, e si tratta di solito di lunghe degenze. Anche per questa scelta che non si sa a quali criteri di ottimizzazione risponda, a pagare sono i cittadini. Ci chiediamo perché il territorio lucchese con i suoi quasi 170mila abitanti debba sostenere questo dispendioso pendolarismo e chiediamo la realizzazione di un reparto riabilitativo a Lucca. Ma soprattutto chiediamo a chi sarà eletto sindaco di far valere, esercitando i poteri che gli sono propri, i diritti alla salute dei cittadini lucchesi. Il diritto a una organizzazione strutturale che corrisponda effettivamente ai bisogni, visto  che per questi diritti  a pagare siamo sempre noi”.

“Chiediamo perciò al prossimo sindaco eletto – conclude la nota – che sia capace di far sentire la propria voce, che non subisca passivamente scelte estranee e legittimate solo da belle parole e non da fatti. Chiediamo che si attivi fin da subito, per instaurare una consulta in coerenza con i principi della Costituzione,ispirata alla centralità e alla partecipazione e composta da rappresentanti dei cittadini, comitati, parti sociali, associazioni di volontariato e ordini professionali delle diverse categorie sanitarie”.