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Partecipazione, no agli assi viari, agli ecomostri e alla vendita dell’ex Manifattura: le ricette per il Comune di Ambiente e Giustizia Sociale

8 giugno 2022 | 20:56
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Partecipazione, no agli assi viari, agli ecomostri e alla vendita dell’ex Manifattura: le ricette per il Comune di Ambiente e Giustizia Sociale

La lista che candida Aldo Gottardo alla carica di sindaco: “Occorre reinventare una città in primo luogo ripensata per chi ci vive e ci lavora”

Dieci domande e un appello agli elettori, è il turno di Ambiente e Giustizia Sociale, che candida a sindaco Aldo Gottardo.

Ecco le risposte e l’appello elettorale

Si avvicina il momento del voto dopo una campagna elettorale che si è intensificata solo nell’ultimo mese. Come giudica questo periodo di confronto con la cittadinanza?
Molto impegnativo e fonte di arricchimento per la nostra lista Ambiente e Giustizia Sociale che ha costruito un programma di 10 capitoli e 29 pagine, dal basso, ascoltando associazioni, realtà sociali e singoli cittadini, in tanti incontri su tutto il territorio comunale e su tante tematiche. Ne è scaturita la necessità di realizzare un’assemblea generale territoriale come fulcro democratico di dibattito e di scelte, un’assemblea dei sostenitori e dei simpatizzanti che ha discusso e votato sia il programma che la lista dei candidati compreso il candidato Sindaco. Abbiamo percepito tanta delusione rispetto alla giunta Tambellini, critiche feroci rispetto alle scelte delle privatizzazioni e delle cementificazioni.
Una giunta comunale che non solo è apparsa molto ibrida e opaca ma molto più vicina al sistema di potere dominante lucchese e non solo, che ai bisogni dei cittadini, anzi pronta a criminalizzare il dissenso e costruire un clima intimidatorio, tanto che questo clima di paura ora nel quartiere di San Concordio si tocca con mano. Una giunta comunale che aveva nel suo programma la trasparenza e la partecipazione e poi ne ha fatto carta straccia non ascoltando mai i cittadini e negando ogni percorso partecipativo dovunque sia stato richiesto anche in base alla legge regionale 46/2013. Si notano però anche segnali di contrasto e voglia di cambiare, in modo alternativo al centro destra e centro Pd. A questi segnali vuole rispondere la nostra lista per la pace, per la tutela dell’ambiente e dei diritti del mondo del lavoro, massacrati in questi decenni, per una Lucca diversa più giusta, più verde, più ecologica.

Quali sono i tre punti qualificanti del vostro programma e che vi impegnate a realizzare entro il quinquennio di amministrazione?
Partecipazione intesa come informazione, discussione, ascolto e decisione
con parere ultimo e vincolante dei cittadini sulle scelte importanti che riguardano il futuro della città, realizzando forme di autogoverno democratico decentrato sul territorio con organismi dotati di poteri e risorse.
Impedire la realizzazione degli assi viari e la svendita della ex Manifattura, fermare il piano operativo di ulteriore cementificazione e gli ecomostri di San Concordio facendo piena luce sulle responsabilità politiche e amministrative e ritirando senza condizioni le denunce ai cittadini e contemporaneamente cominciare a realizzare la metropolitana di superficie della Piana e di area vasta e un diverso sistema complessivo di mobilità ecologica ed efficiente.
Riprogettare il ruolo del Comune con precise proposte per generare direttamente o indirettamente nuovo lavoro di qualità per giovani laureati e diplomati nei settori delle nuove tecnologie, prevenzione ambientale, cultura, riportando a proprietà e gestione pubblica tutti i settori strategici dai servizi fondamentali dai beni culturali alla scuola intesa come bene comune. Per esempio Geal a gestione tutta pubblica ed ex Manifattura a proprietà e gestione pubblica in funzione dei bisogni sociali economici e culturali della città, dei giovani in particolare.

Qual è la principale cosa che non rifarebbe degli ultimi dieci anni di amministrazione?
Siamo una lista nata da pochi mesi quindi riteniamo che questa giusta domanda riguardi altri.

Transizione ecologica, un tema probabilmente fondamentale per lo sviluppo futuro e per la stessa sopravvivenza delle comunità: quali sono le operazioni che si possono intraprendere a livello locale?
Intanto anche qui occorrerebbe trasparenza e partecipazione e non mi risulta che ci siano né l’una né l’altra. Una cosa che si poteva fare e non è stata fatta dal Comune di Lucca: si potevano fare progetti per risistemare e mettere a norma le scuole e invece si è fatto solo un progetto per un asilo nido a Balbano. Si potevano usare per rigenerare e riqualificare la ex Manifattura, come in altre città, ed altri edifici importanti ma si preferisce lasciarli andare in malora o svenderli al primo che passa. Manca una visione complessiva di città.
Inoltre i fondi Pnrr sono previsti anche nella sanità solo per tecnologie e infrastrutture ma il nodo è la spesa per assumere medici e infermieri che è stata recentemente ridotta dal governo e che è fuori dai fondi del Pnrr. Questa è la grave contraddizione. Raspini quindi fa promesse elettorali e vende fumo perché la riorganizzazione della sanità a livello territoriale, la riduzione delle liste di attesa e un rafforzamento della sanità pubblica non si possono fare strutturalmente se non si assumono medici e infermieri, invertendo quindi le scelte fatte dal governo di cui Raspini è rappresentante locale.

Cultura e turismo, quale il modello cui ispirarsi per una città come Lucca?
Siamo contrari ad una ipotesi che rischia di trasformarsi in realtà, cioè Lucca come un grande centro commerciale a cielo aperto e iniziative culturali intese solo come grandi eventi Comics e Summer Festival. Accanto a questi, di cui va assai migliorata la gestione da ogni punto di vista, occorre costruire una rete di iniziative culturali dal basso autonome e autogestite con il sostegno del Comune rivolto in particolare ai giovani e alle realtà locali che hanno bisogno di spazi e servizi gratuiti. E bisogna puntare poi su un turismo di qualità migliorando il sistema dei servizi, dei parcheggi e mettendo in essere una serie di controlli specifici contro l’abusivismo di ogni tipo nel settore del turismo. Occorre reinventare una città in primo luogo ripensata per chi ci vive e ci lavora trovando un giusto equilibrio con le esigenze dei visitatori e degli ospiti: non solo palco dei grandi eventi, ma rete di ispirazione e sostegno anche economico ai giovani, ai cittadini residenti delle diverse età per le loro esigenze e i loro progetti, ai piccoli negozi e alle antiche botteghe, schiacciate dalle grandi catene, capace di attrarre nuove occasioni di lavoro pulito e innovativo e di arte e cultura popolare. In questo contesto, ad esempio, servono: rete di servizi igienici e bagni pubblici dislocati con razionalità nel centro storico, alt al danneggiamento della pavimentazione del centro storico, noleggio gratuito di bici, spazi per i giovani anche per il divertimento notturno, cercando un giusto equilibrio con il diritto al riposo dei residenti, lotta a tutte le forme di abusivismo, centro informazioni e bagni pubblici in particolare nella zona di Porta Santa Maria. Acqua, musica, storia e natura i temi da declinare su cui inventare un turismo nuovo.

Sanità territoriale: cosa chiederete alla Regione per garantire i livelli adeguati di assistenza della popolazione?
La risposta sanitaria è inadeguata, essa ha radici profonde, nasce dai tagli perpetrati dai vari governi di centro-destra e centro-Pd e ancora oggi dal governo Draghi. Oggi l’ospedale di Lucca, a partire dal pronto soccorso, è del tutto inadeguato a danno dei cittadini. Per cui pensiamo che debba essere la nuova amministrazione comunale ad esigere un intervento regionale e nazionale finalizzato ad assumere personale medico specializzato, infermieristico, amministrativo,  nonché esigere tutti gli investimenti innovativi e le scelte organizzative necessarie a sviluppare la medicina preventiva e curativa nel territorio, nelle periferie di Lucca dove, invece, sia  urante l’amministrazione di Tambellini che in quelle precedenti,  sono stati cancellati molti servizi socio sanitari a partire da San Vito, Sant’Anna ed altri quartieri popolari. Occorre attivare una mobilitazione sociale forte di cui i sindaci si facciano punto di riferimento sia per invertire la tendenza e le scelte nazionali di questi ultimi anni, e anche recenti di questi giorni, sia per contrastare la grave tendenza alla privatizzazione di interi settori della sanità pubblica. Bisogna ritornare allo spirito della Riforma 833/78 garantendo ai cittadini il diritto alla prevenzione, alla salute nonché alla libertà di cura. Nella sanità occorre cancellare a livello nazionale i parametri di riferimento puramente aziendalistici che hanno di fatto svuotato la stessa legge 833/78. Occorre investire in risorse umane sia negli ospedali che sul territorio.
Una grande mobilitazione nazionale perché si riduca drasticamente la spesa militare e quei soldi vengano usati in questa direzione. Sono necessarie azioni concrete. Da qualche anno sono emersi nuovi rischi reali o potenziali per la salute dei cittadini: campi di onde elettromagnetiche da cellulari ed antenne e loro rafforzamento con l’avvio della rete 5G. Chiediamo che queste proposte a livello nazionale siano fermate, che i Comuni abbiano voce in capitolo, che, anzi, il Comune faccia opera di informazione corretta su queste nuove tematiche con particolari iniziative rivolte ai cittadini e che si attui una moratoria a livello nazionale in base al principio di precauzione, con l’istituzione di una commissione veramente indipendente.

Centro e periferia: cosa serve per ottenere una maggiore percezione di sicurezza da parte dei residenti?
Una “città sicura” è uno spazio urbano ricco di servizi, di scuole, di luoghi di aggregazione e di incontro, dove le relazioni, i contatti e la solidarietà sono il fondamento dei legami sociali e dove il senso di comunità è diffuso e facilita l’aiuto e la protezione. Serve innanzitutto un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di chi vive del proprio lavoro e dei pensionati, dei titolari di partita Iva e dei piccoli commercianti e imprenditori che oggi sono massacrati da politiche vessatorie a livello nazionale e locale, serve riproporzionare le tasse, aumentare salari e pensioni per incrementare i consumi di qualità e bloccare l’aumento dei prezzi energetici e il carovita in generale. Ripristinare la scala mobile contro l’inflazione. Le scelte nazionali ricadono sul territorio anche in questo caso. La sicurezza è prima di tutto sicurezza di poter arrivare alla fine del mese, poter pagare le bollette con una certa tranquillità, mettere qualcosa da parte, cosa che oggi diventa sempre più difficile se non impossibile per la maggioranza delle famiglie. Nessuno senza una casa, senza un pasto, nessuno si deve sentire solo o abbandonato. Qui si apre un grande spazio di intervento per il Comune e per le associazioni. Servono inoltre spazi e attività per le diverse generazioni.

Mobilità: siete d’accordo con i progetti già avviati per gli assi viari e la nuova circonvallazione di Lucca? Come intendete conciliare spostamenti di persone e merci con la sostenibilità ambientale?
Realizziamo la mobilità del futuro e impediamo lo scempio degli assi viari sulla Piana voluti da centro-destra, centro-Pd e 5 Stelle. Questa amministrazione chiude nel peggiore dei modi il suo mandato amministrativo: accetta che venga realizzata quest’opera fuori dal tempo, che va esattamente nella direzione opposta a quella transizione ecologica che a parole tutti ritengono indispensabile e urgente per contrastare la drammatica crisi ambientale e i cambiamenti climatici. Prepariamoci ed iniziamo a costruire il futuro, iniziamo con razionalizzare tempi ed orari per modificare la domanda di mobilità, sperimentiamo nuove modalità, riqualifichiamo e rivoluzioniamo il sistema del trasporto pubblico fermo all’organizzazione degli anni Sessanta, trasferiamo su ferro quote di traffico merci, promuoviamo la cultura della bicicletta costruendo piste ciclabili in sicurezza. Dirottiamo i milioni di euro destinati agli assi viari per iniziare a costruire un collegamento moderno di tipo metropolitano con tranvia elettrica attraverso tutta la Piana lungo le direttrici est/ovest e Nord/Sud come primo lotto di una futura rete metropolitana da implementare nel corso degli anni. Ad esempio, per raccogliere il traffico proveniente dalla Valle del Serchio sarebbe opportuno realizzare un parcheggio scambiatore a San Pietro a Vico con metropolitana di superficie con cui collegarsi alla stazione di Lucca. Stessa cosa potrebbe essere fatta con analogo parcheggio a Montuolo per raccogliere il flusso dalla parte ovest verso la stazione di Lucca.

Cosa ne pensa del progetto di multiutility presentato dalla Regione Toscana per i servizi pubblici?
Negli anni Novanta anche il nostro Comune ha iniziato un processo di privatizzazione nella gestione dei servizi, quali acqua, gas, raccolta dei rifiuti e farmacie comunali. L’idea che il privato avrebbe investito soldi in queste attività è stata una pia illusione. Dalle privatizzazioni il privato ha tratto solo profitti a danno delle tasche dei cittadini. Riporteremo nelle mani pubbliche tutti i servizi essenziali, con una differenza rispetto al passato: che saranno i cittadini, attraverso strumenti partecipativi e deliberativi, a definire le scelte che l’amministrazione dovrà mettere in pratica. La nascita della società multiservizi Toscana è ormai un fatto assodato. Con il beneplacito della giunta Giani si è dato il via ad un’operazione che nel giro di poche settimane fonderà i capitali pubblici di alcune aziende dei servizi del centro Toscana con l’obbiettivo di arrivare entro un anno alla quotazione in borsa e con le risorse da essa reperite liquidare i soci privati fatti entrare dai fratelli maggiori di questa classe politica. C’è un collegamento tra la privatizzazione dell’acqua e di tutti i beni comuni e la realizzazione di società multiutility quotate in borsa, a seguito del decreto concorrenza voluto dal governo Draghi. La conseguenza è la cancellazione del voto sul referendum sull’acqua pubblica del 2011, il ritorno della gestione tutta privata e la quotazione in borsa. L’acqua ritorna ad essere una merce, cara, non più in mano alle comunità ma a privati. Profitti per pochi e aumenti delle bollette per tutti.

Primi cento giorni di amministrazione: quali i provvedimenti urgenti che intendete prendere?
Regolamento sulla partecipazione che preveda il parere ultimo vincolante dei cittadini sule scelte più importanti e promozione dei Consigli di quartiere con fondi, poteri e risorse proprie.
Riappropriazione pubblica di tutta la ex Manifattura, verificando tutti gli aspetti giuridici e amministrativi e avvio del percorso partecipativo su cui erano state raccolte 1400 firme di cittadini.
Organizzazione di un convegno con urbanisti, architetti, sociologi, economisti di livello nazionale e d internazionale, con associazioni, comitati e realtà sociali sul futuro di Lucca per definire linee guida dentro cui calare singoli progetti.
Avvio di una verifica sulle iniziative da prendere per poter fermare gli ecomostri di San Concordio (piazza Ccperta e galleria coperta) e avvio anche lì di un percorso partecipativo.
Ritiro senza condizioni delle denunce e della richiesta di risarcimento danni ai cittadini di quel quartiere.
Individuazione e sistemazione di un contenitore come scuola cuscinetto per gli studenti interessati ai processi di ristrutturazione delle scuole.
Opere di demecentificazione e rinaturalizzazione nei quartieri che ne hanno più bisogno.
Istituzione di un apposito ufficio per la tutela degli animali, sostegno alle associazioni animaliste e realizzazione di un vero gattile.
Riorganizzazione straordinaria ed eccezionale del pronto soccorso e piano straordinario da concordare con la Asl e con le organizzazioni sindacali e dei medici tutti per ridurre tempi di attesa per visite e ed esami.
Presalario per gli studenti delle scuole medie superiori.
Trasporti pubblici gratuiti per gli studenti e per i pensionati ultrasessantacinquenni.
Moratoria di alcuni anni per nuove costruzioni, censimento quantitativo e qualitativo dell’offerta e domanda di case e riscrittura del piano operativo comunale azzerando le previste cementificazioni.
Avvio della realizzazione di comunità energetiche rinnovabili con riduzione dei costi di produzione e delle bollette.
Avvio della ripubblicizzazione della gestione dei servizi fondamentali a livello comunale oggi privatizzati.
Progettazione di piani operativi per la scuola bene comune e avvio di realizzazione.
Avvio di un piano operativo per ridurre l’inquinamento da polveri sottili nel centro storico e nella piana.
Avvio di un percorso partecipativo per dare risposta al problema dei parcheggi per residenti.
Avvio di percorsi educativi alla conoscenza della storia di Lucca e dei suoi habitat, della Costituzione e dei suoi valori fondanti.

Un appello agli elettori in vista del voto.
Se hai deciso di non votare ripensaci perché se non voti dai più potere a quelli che finora ti hanno ingannato e quindi danneggi te stesso. Vota per te stesso, vota per la lista Ambiente Giustizia Sociale, siamo cittadini come te, stufi di questa politica di false promesse. Noi siamo anche un movimento, non solo una lista elettorale, noi uniamo l’impegno elettorale alla mobilitazione sociale. Ci siamo prima, durante e dopo le elezioni.
Occorre portare una voce diversa e valori diversi nel consiglio comunale di Lucca.
Infine ti invitiamo a non votare per quei partiti (destra, centro destra, centro Pd e 5 Stelle) che in parlamento hanno votato recentemente per l’aumento di 14 miliardi delle spese militari e per tagliare sanità e scuola. Vota Ambiente e Giustizia Sociale per Gottardo Sindaco. L’alternativa c’è.

La lista di Ambiente e Giustizia Sociale

Ambiente e Giustizia Sociale

AMBIENTE E GIUSTIZIA SOCIALE: Virginio Giovanni Bertini, Claudia Corsini, Paolo Bertolozzi, Alberto Pellicci, Alessia Scaglione, Filippo Barsi, Alessandra Severi, Giulio Strambi, Giada Paolini, Roberto Balatri, Samabta Pardini, Alessandro Romboli, Martina Fiume, Nicola Marracci, Ligeia Zauli, Carlo Claudio Casciani, Stefania Tofani, Nicola Pera, Samuela Spinella, Martina Anzillotti, Alberto Peretti, Angela Giuntoli, Mirko Petrini, Ramona Monti, Simone Aiello, Mauro Lazzaroni, Isabella Scavone, Samuele Atzori, Alfredo Luardini, Felipe Hedstrom, Tommaso Panigada, Moreno Da Collina