Palagi (Lucca 2032): “La città deve essere svegliata dal suo torpore”

Il candidato consigliere: “L’unico modo è votare per Pardini sindaco”
“Un immobilismo che dura da ben dieci anni corrisponde ad una profonda involuzione nella qualità della vita, nello stile di vita, nella prospettiva, nella speranza di vedere un territorio crescere e garantire un futuro ai nostri figli”: è quanto sostiene Giuseppe Palagi, candidato nella lista Lucca 2032 in sostegno di Mario Pardini sindaco. “Una situazione – aggiunge – resa ancora più complicata da una pandemia, che non ha trovato supporto e azione, creando un distacco sempre più profondo tra cittadini e istituzioni”.
“Credo sia fondamentale e responsabile – prosegue – togliere dalle nostre soffitte mentali il senso di rassegnazione nei confronti della politica locale e riattivare le nostre passioni, le nostre voglie di cambiamento, trovare motivazioni per un territorio che ci appartiene e che amiamo moltissimo. Per questo sento con forza il desiderio di esprimere il voto e invito tutti voi a seguire questa occasione per intraprendere un nuovo corso”.
“Migliorare, crescere, significa semplicemente scuotere Lucca svegliarla dal suo attuale torpore indotto e riscoprire la nostra eccellenza, caratterizzata da operosità e garbo – afferma -. Dobbiamo ritornare ad immaginare e sognare una città moderna, dotata di servizi e infrastrutture al passo con i tempi, elevandola con le sue bellezze paesaggistiche, storiche e culturali alla attenzione di un mondo che sicuramente è in grado di riconoscerle il ruolo che merita. Per far questo non dobbiamo mai dimenticare la macchina amministrativa, protagonista di un’azione fondamentale per il territorio e ricucire quel rapporto di collaborazione con gli uffici comunali e le aziende partecipate, ridare fiducia e dignità ai tanti lavoratori che in esse operano, mortificati da un lassismo privo di ambizione e lungimiranza”.
“Dobbiamo cambiare per ridare voce ai giovani, riconoscere loro spazi e impegni, coinvolgerli e accoglierli ricordandosi sempre che sono loro il nostro futuro – prosegue -. E’ necessario riavvicinare il cittadino alla macchina comunale, farlo sentire protetto e coccolato, seguito e rispettato dalla espressione principale del nostro territorio. Non deve mai accadere che un cittadino si senta abbandonato anche nei servizi più semplici, quelli con cui dobbiamo convivere ogni giorno. Dare risposte anche a coloro che chiedono di essere sepolti nei cimiteri dove riposano i loro avi, ampliandone gli attuali spazi, effettuare gli interventi di manutenzione necessari per evitare che si ripetano situazioni come quella raccontata da Giovanni Taddeucci agli organi di informazione il 15 novembre del 2019, dove lamentava l’impossibilità, a distanza di due anni dalla morte della Sig.ra Liliana Paolini, di trovare sistemazione definitiva alle sue ceneri immagazzinate ancora oggi (dopo ben 5 anni), in un anonimo stipetto di un ufficio cimiteriale”.
“Per provare a cambiare tutto questo abbiamo solo uno strumento – sottolinea -: il voto. Uno dei pochi strumenti realmente democratici che abbiamo il diritto ed il dovere di esercitare. Basta lamentarsi – conclude Palagi – dobbiamo trovare la voglia di tornare a votare, diamo un segnale di responsabilità già a questa tornata amministrativa, dove andiamo ad eleggere il Sindaco di Lucca, il nostro sindaco. Non posso che ricordare quindi, l’articolo 48 della nostra Costituzione che disciplina il diritto di voto con una semplice frase ma piena di contenuti e responsabilità: sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed uguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. Il 12 giugno torniamo a votare”.