Francesco Raspini punta l’obiettivo: “Coglieremo le opportunità dei fondi Pnrr. Entro fine anno l’ok al nuovo piano operativo”

Il candidato sindaco per il centrosinistra: “Insieme possiamo scrivere una nuova storia per Lucca fatta di ascolto, partecipazione, unità, crescita e bellezza”
Dieci domande e un appello al voto al candidato sindaco Francesco Raspini, sostenuto da Pd, Lucca Futura, Lucca è un grande noi, Lucca Civica – Lucca è popolare Volt, Europa Verde e Sinistra Con.
Ecco come ha risposto alle domande, uguale per tutti i candidati.
Si avvicina il momento del voto dopo una campagna elettorale che si è intensificata solo nell’ultimo mese. Come giudica questo periodo di confronto con la cittadinanza?
Un periodo di confronto molto positivo. Sul territorio ci sono sempre stato anche da assessore e quindi molte problematiche sono già note: alcune risolte, altre in corso in di risoluzione, altre ancora dovranno trovare risoluzione quanto prima.
La pandemia ha allargato in molti casi la forbice delle disuguaglianze: c’è una sofferenza nascosta, che deve trovare spazio nell’agenda della città e che vorrò inserire nell’agenda della futura amministrazione. La crescita di Lucca passa anche da qui: dalla capacità di gestire le incertezze che oggi molte persone si trovano ad affrontare, con la necessità di sfruttare pienamente le tante opportunità che abbiamo di fronte, a partire dalla sfida del Pnrr, che cambierà in meglio il nostro territorio e migliorerà la qualità della vita di molte persone.
Soprattutto chi vive nei luoghi più periferici ambisce a essere incluso nel disegno della Lucca futura. Questa è una delle nostre priorità. È il senso profondo del #Tour84 che è il manifesto dello stile amministrativo che vogliamo proporre alla città.
Quali sono i tre punti qualificanti del vostro programma e che vi impegnate a realizzare entro il quinquennio di amministrazione?
Primo punto: attuazione del Pnrr e spendere bene e velocemente tutte le risorse che l’amministrazione attuale ha reperito per trasformare radicalmente il volto della città. Una trasformazione che passerà dallo sport, che sarà una priorità per la futura amministrazione: la palestra Bacchettoni, la palestra di San Lorenzo a Vaccoli, la riqualificazione degli impianti sportivi all’Acquedotto, la creazione dell’area sportiva a Massa Pisana, il nuovo palazzetto delle attività motorie alle Tagliate (dove c’era il vecchio tendone della Croce Rossa), il nuovo palazzetto da 600 posti. Parlare di sport significa anche parlare di salute, di benessere psico-fisico, di integrazione, di inclusione e socialità. E poi la mobilità sostenibile e la viabilità: con il sottopasso ciclopedonale alla stazione; l’asse suburbano per collegare la rotonda dell’Acquacalda a viale Castracani; il nuovo hub della mobilità sostenibile alla stazione.
E ancora la rinascita del Mercato del Carmine.
Secondo punto: un ruolo nuovo per le periferie, che dovranno tornare ad essere al centro della discussione politica ad ogni livello. Al primo posto del nostro programma, infatti, abbiamo previsto il capitolo Periferie e persone: interventi mirati, precisi e puntuali che hanno come obiettivo quello di riallacciare i rapporti con i territori più lontani dal centro. Attraverso la creazione dei consigli di quartiere, recuperando l’esperienza delle circoscrizioni; attraverso l’apertura di uffici delocalizzati, dove portare i servizi più indispensabili al cittadino; attraverso la realizzazione di piazze e luoghi di aggregazione per favorire la socialità e la partecipazione; grazie alla possibilità di sfruttare pienamente la nuova gara del Tpl, che prevede 350mila chilometri all’anno di nuove corse sul territorio urbano di Lucca.
Terzo punto: più che un punto è un modo di interpretare la politica e l’attività dell’amministrazione. È stato ribattezzato “sguardo strabico”, ovvero quella necessità di conciliare una visione “alta” della nostra città, che la proietta all’esterno, attraverso il rafforzamento dell’area vasta con Pisa e Livorno, l’attuazione del Pnrr, la continua attrazione di capitale umano e investimenti, con la capacità di rispondere alle esigenze quotidiane delle 84 frazioni che compongono il nostro territorio.
Qual è la principale cosa che non rifarebbe degli ultimi dieci anni di amministrazione?
Cercherei di evitare più possibile i contrasti, anche di carattere personale, con gli amministratori: Lucca cresce se cresce tutto il territorio della Piana e della Provincia e per crescere bisogna essere insieme.
Transizione ecologica, un tema probabilmente fondamentale per lo sviluppo futuro e per la stessa sopravvivenza delle comunità: quali sono le operazioni che si possono intraprendere a livello locale?
In particolare modo la piantumazione dei nuovi alberi per assorbire Co2. A questo riguardo, abbiamo vinto due progetti: uno del Ministero dell’ambiente, con il quale implementeremo il verde scolastico, e uno della Regione Toscana, già in fase di attuazione, grazie al quale metteremo a dimora 900 nuovi alberi in area urbana. Dobbiamo investire, inoltre, su collegamenti più sostenibili a partire dal raddoppio della linea ferroviaria Lucca-Firenze e dalla realizzazione della metropolitana di superficie Lucca-Pisa-Livorno, con parcheggi scambiatori che semplifichino la vita dei cittadini e che permettano di lasciare la macchina a vantaggio di uno spostamento più razionale ed ecologico.
Come dicevo, inoltre, valorizzare al massimo i nuovi chilometri previsti del trasporto pubblico locale: si tratta di 350mila nuovi chilometri all’anno messi a disposizione per Lucca, stabiliti dalla nuova gara regionale.
Infine, i collegamenti ciclabili all’interno delle frazioni e dei quartieri e verso il centro e la ciclovia della Freddana, da realizzare proprio lungo il corso della Freddana: un progetto che non solo favorisce la mobilità sostenibile, ma risolve anche un problema di sicurezza stradale per tutte le frazioni che si affacciano lungo la via per Camaiore.
Cultura e turismo, quale il modello cui ispirarsi per una città come Lucca?
Lucca è cultura, Lucca è turismo. Partiamo da questa consapevolezza. Sono questi i nostri punti di forza e dovranno esserlo sempre di più nei prossimi anni. Lucca deve essere attrattiva e viva per 12 mesi l’anno, in modo da attirare turisti e visitatori sempre. La cultura, inoltre, dovrà trovare spazio anche fuori dal centro storico, valorizzando i tanti bellissimi luoghi del nostro territorio nelle frazioni, nei quartieri, nei paesi, destinando all’organizzazione di eventi “delocalizzati” il 20 per cento delle risorse del Vivi Lucca. Un cartellone annuale, che, ci tengo a precisarlo, vede il Comune impegnato per 700mila euro.
Con queste premesse, partendo proprio dalla valorizzazione e dalla messa a sistema del tanto che già esiste, Lucca può e deve essere candidata a Capitale della Cultura del 2026. Perché la cultura, la promozione del territorio, la valorizzazione degli eventi grandi e piccoli, sarà la cifra del nostro lavoro nei prossimi 5 anni. Un lavoro che sarà capillare e attento a tutti i livelli, facendo sì che la nostra città e il suo territorio sia attraente anche per quel turismo lento, legato ai cammini, ai sentieri, all’uso della bicicletta: un turismo più sostenibile e più appetibile del turismo di massa, e sul quale si può e si deve puntare anche nei periodi di bassa stagione. In questo senso si inserisce, inoltre, la riapertura dell’Ostello in centro storico che darà nuovo slancio e linfa vitale a questa opportunità.
Sanità territoriale: cosa chiederete alla Regione per garantire i livelli adeguati di assistenza della popolazione?
Va chiesto che Lucca debba avere le specializzazioni di base: non si può andare a Pisa o a Livorno per prestazioni sanitarie di base. Su questo il futuro sindaco di dovrà impuntare perché è una situazione inaccettabile soprattutto in una fase storica dove l’età media aumenta così come le malattie croniche.
Cosa deve fare il sindaco? Deve essere garante della salute del proprio territorio e pretendere dall’azienda la programmazione di quei servizi necessari al bisogno di salute dei propri cittadini. Come lo facciamo? Con una politica di ascolto permanente rivolta ai cittadini, ai rappresentanti delle comunità, agli operatori socio-sanitari, ai rappresentanti delle professioni mediche e infermieristiche, con l’obiettivo di avere il polso in tempo reale delle dinamiche socio-sanitarie del proprio ambito territoriale e di eventuali criticità emergenti. E deve farsi sentire e tenere la posizione, incidendo grazie proprio a quel lavoro di ascolto precedente, nei luoghi dove si gioca la battaglia per costruire i servizi sanitari del territorio: conferenza zonale integrata, conferenza aziendale di area vasta, conferenza regionale. In un quadro che non è roseo, ma proprio perché non è roseo la battaglia andrà giocata ancora più duramente.
Nel nostro programma ci sono tre linee di azione: Campo di Marte come casa di comunità e sede della medicina territoriale del territorio: da qui non si torna indietro; rendere più accogliente il pronto soccorso sia per i cittadini che per chi ci lavora con ampliamento strutturale; riportare alcune specializzazioni di base al san luca a partire dall’ematologia oggi praticamente assente.
Lavorare per una migliore sanità significa anche mettere gli operatori e il personale sanitario nelle condizioni di lavorare al meglio: oggi c’è una forte carenza di operatori socio-sanitari, le condizioni di lavoro sono stressanti e il personale è fortemente demotivato. Il punto centrale è lavorare a tutti i livelli per garantire migliori condizioni di lavoro e di qualità di vita al personale sanitario, che deve po
Così come è importante il lavoro dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che rappresentano il primo contatto con il sistema sanitario dei cittadini.
Centro e periferia: cosa serve per ottenere una maggiore percezione di sicurezza da parte dei residenti.
La sicurezza è un diritto. Serve ancora più decoro, serve manutenzione, serve di far vivere il territorio. In questi anni sono stati riqualificati spazi che erano veri e propri ghetti – penso soprattutto ad alcune zone di San Vito e Sant’Anna: grazie ai progetti dei Quartieri Social, oggi queste zone sono state rinnovate e dotate di nuove strutture che rendono più vivi e vitali i quartieri.
Il lavoro non è di certo finito: serve una visione ampia, che punti a riqualificare tutti i quartieri, i paesi e i frazioni del territorio, penso ai lavori a Ponte a Moriano, a San Concordio che con la fine dei lavori alla piazza coperta e all’ex chiesone Gesam diventerà una vera e propria propaggine del centro storico; penso anche all’Oltreserchio che potrà vivere una nuova stagione di centralità e di rinascita con un nuovo ruolo del castello di Nozzano; e penso soprattutto a tutti quegli interventi più specifici e diretti, che parlano alla cura, al decoro, alla vivibilità del nostro territorio: marciapiedi, nuove aree pubbliche, spazi di aggregazione, parchi, piazze.
Mobilità: siete d’accordo con i progetti già avviati per gli assi viari e la nuova circonvallazione di Lucca? Come intendete conciliare spostamenti di persone e merci con la sostenibilità ambientale?
Il progetto di Anas sugli Assi Viari va profondamente modificato. In particolare nel tratto lucchese è essenziale allacciare la zona industriale di San Pietro a Vico con il percorso degli Assi e allontanare per quanto possibile il tracciato dalle abitazioni. Serve condividere con il Comune di Capannori una posizione comune sul percorso definitivo perché un’opera così importante non può passare sopra la testa di nessuna comunità. Bisogna inoltre insistere anche con durezza per ottenere tutte le mitigazioni ambientali che servono per rendere più sostenibile l’opera (alberi, vegetazione, opere compensative, realizzazione dell’acquedotto nelle zone interessate dai lavori). Inoltre tutto il territorio dovrà chiedere con forza al governo che anche l’asse est-ovest resti una priorità da portare avanti.
Cosa ne pensa del progetto di multiutility presentato dalla Regione Toscana per i servizi pubblici?
Non mi convince. Allontanare i servizi dal territorio vuol dire allontanare i cittadini e gli amministratori che li rappresentano dalla possibilità di incidere sulle scelte che riguardano i servizi essenziali della vita quotidiana come acqua e rifiuti. Sistema Ambiente è in salvaguardia fino al 2029 e non è in programma di abbreviare questo periodo. Quanto a Geal alla scadenza della concessione (2025) andrà traghettata la confluenza in uno degli attuali gestori o Gaia o Acque. Penso che questa seconda scelta sia l’opzione migliore.
Primi cento giorni di amministrazione: quali i provvedimenti urgenti che intendete prendere?
Andiamo per priorità temporali. Come prima “sfida”, c’è quella di organizzare al meglio, dal punto di vista logistico e della sicurezza, lo straordinario ritorno del Lucca Summer Festival. Dopo due anni di stop, torniamo a vivere e a godere della musica internazionale in centro e sugli spalti delle Mura. Si tratta di un appuntamento importantissimo, che ci deve trovare pronti e preparati.
Secondo: non dobbiamo e non possiamo perdere tempo nel raccogliere le sfide e le opportunità del presente, a partire dall’attuazione delle risorse e dei progetti del Pnrr. Dobbiamo organizzare al meglio la macchina comunale per farci trovare in prima linea per i tanti nuovi progetti che andremo a realizzare. Nello specifico, dobbiamo approvare una riorganizzazione della struttura e un nuovo piano di assunzioni.
Terzo: dobbiamo avviare, subito, un tavolo di lavoro con gli ordini professionali per analizzare le osservazioni fatte al piano operativo, valutare le loro proposte e valutarle in consiglio comunale per arrivare all’approvazione definitiva del piano entro la fine del 2022. È fondamentale e essenziale approvare in tempi strettissimi il Piano Operativo: ne va dell’avanzamento dell’attività edilizia già programmata. Il Piano Operativo deve essere approvato, non si può perdere ulteriore tempo.
Un appello agli elettori in vista del voto
Vorrei costruire una città che sappia ospitare i sogni di chi scommette sul futuro e, allo stesso tempo, capace di curare le ferite di chi si sente solo.
I prossimi anni saranno decisivi. Abbiamo di fronte sfide difficili e complesse: ora più che mai servono competenza, consapevolezza, responsabilità. Serve sapere cosa fare e come farlo. Serve una squadra di governo giovane, preparata, capace: capace di guardare la città – e il futuro – con gli occhi di chi è più fragile, di chi si sente ai margini e, allo stesso tempo, con gli occhi di chi, qui, vuole tornare, restare, trasferirsi. Lucca si merita tutto questo. Insieme possiamo scrivere una nuova storia per Lucca fatta di ascolto, partecipazione, unità, crescita. Bellezza. Insieme possiamo farlo, perché insieme possiamo fare davvero qualsiasi cosa.
Le liste a sostegno di Francesco Raspini
LUCCA FUTURA: Cecilia Lorenzoni, Claudia Angelini, Tommasi Bedini Crescimanni, Sara Berchiolli, Gabriele Bernicchi, Roberto Bertini, Manuela Bertocchi, Fabrizio Bianchi, Serena Borselli, Maria Letizia Carli, Alfonso Ciuffi, Tiziano Della Santa, Eva Dianda, Alessio Dovichi, Andrea Faina, Antonio Fratello, Rosella Isola, Marco Lombardi, Rachele Luchi, Andrea Maffei, Paola Martelli, Gabriele Olivati, Lia Pacini, Diletta Pardini, Andrea Parrella, Elena Piantanida, Vijay Pierallini, Pier Luigi Puccini, Elisabetta Rocchiccioli, Lia Stefani, Marino Taddeucci, Marco Vannini
SINISTRA CON: Daniele Bianucci, Valeria Giglioli, Melissa Aglietti, Irene Barsocchi, Letizia Battaglia, Vincenzo Cinquini, Roberto De Luca, Maurizio Di Pietrantonio, Jimi Fantozzi, Lorenzo Filippi, Pablo Francesconi, Nicola Garbini, Valentina Ghimenti, Marina Iaccarino, Marwa Karakri, Mauro Magnani, Sabrina Mancini, Ivan Massei, Stefano Micheletti, Simone Nardi, Daouda Ndoye, Nora Orlandini, Laura Papetti, Maria Teresa Quilici, Caroline Rollier, Tudora Roman, Simona Romani, Massimo Rovai, Sara Rudi Bonotti, Michele Sarti Magi, Silvana Sechi, Giulio Sensi.
PARTITO DEMOCRATICO: Chiara Martini, Vincenzo Alfarano, Vanessa Angotti, Francesco Battistini, Alessandra Biserna, Francesca Carli, Patrizia Casella Piccinini, Francesco Cellai, Letizia De Cesari, Silvia Del Greco, Leonardo Dinelli, Dante Francesconi, Gianni Giannini, Enzo Giuntoli, Massimiliano Giusti, Roberto Guidotti, Serena Mammini, Gabriele Marchi, Daniela Melchiorre, Rita Nelli, Cristina Petretti, Paolo Giovanni Adolfo Petri, Debora Pioli, Maria Grazia Previti, Stefano Ragghianti, Olivia Ruggi, Lucia Spada, Elisa Taccini, Stefano Tomei, Andrea Torcigliani, Alessio Tummolillo, Alessandro Ugolini.
EUROPA VERDE: Marta Glenda Lugano, Luca Fidia Pardini, Valeria Swartelè, Valeria Vitiello, Eros Tetti, Francesca Mugnai, Livio Menicucci, Maria Cristina Consani, Franco Picone, Jessica Perna, Federico Badiani, Maria Giovanna Conforti, Gabriele Casella, Livia Swartelè, Piet Swartelè, Valeria Sofia Pardini, Pietro Menichetti, Anna Sartiani, Luca Cacini, Simona Leonardi, Roberto Petri, Ilaria Malfatti, Luca Leonardi, Marco Carbone,
LUCCA CIVICA – VOLT – LUCCA E’ POPOLARE: Giovanni Lemucchi, Marco Barsella, Edoardo Di Loreto, Mihela Acatrinei, Ilaria Agostini, Michele Benedetti, Claudio Cantini, Camilla Cicchetti, Luciano Conti, Anna Cordoni, Bianca Maria Dinelli, Kevin Froli, Ilenia Giampaoli, Maria Teresa Leone Luigi Lippi, Antonella Marcucci, Jacopo Massagli, Roberto Enrico Paolini, Giovanni Parenti, Patrizia Pecchia, Serena Pennino, Ludovica Perazzotti, Laura Pergola, Bernardino Rosellini, Federica Rugani, Nenzi Serafini, Valentina Rose Simi, Simonetta Simoni, Giuseppe Fusco, Lorenzo Stefani, Claudia Vasselli, Carlo Andrea Zini.
LUCCA E’ UN GRANDE NOI: Ilaria Maria Vietina, Lavinia Andreini, Paolo Angelini, Andrea Balestri, Michele Beni, Andrea Begliuomini, Simone Bigongiari, Francesca Busato, Eleonora Cesari, Susanna Consorti, Francesca Di Vito, Karima Farhani, Silvia Grandi, Daniela Grossi, Rudina Hakani, Cecilia Iacopetti, Patrizia Grazia Lazzari, Andrea Lazzari, Luciano Morganti, Andrea Nannini, Ezio Passaglia, Maurizio Ricchetti, Cinzia Maria Ristori, Andrea Sarti, Fabio Sciortino, Emilia Scotto, Sergio Stella