Conferme e new entry per il nuovo consiglio comunale di Lucca: ecco gli scenari in vista del ballottaggio

Le prime proiezioni. Se al secondo turno vince Raspini il Pd conquista 8 seggi, altri 5 a Lucca Futura. Se la spunta Pardini entrano 8 consiglieri Fdi

Con il dato definitivo dei risultati delle liste, si aprono gli scenari in vista del turno di ballottaggio e si inizia a intravedere la possibile geografia del Consiglio che verrà.

Secondo un’analisi ancora parziale e passibile di errori, in caso di vittoria di Raspini al secondo turno e al netto di apparentamenti il Consiglio sarebbe formato, oltre che dal sindaco, da 8 consiglieri Pd, 5 di Lucca Futura, 2 di Sinistra Con Lucca, 2 di Lucca è un grande noi e Lucca Civica – Volt – Lucca è Popolare e uno di Europa Verde, per un totale di 20 seggi oltre al sindaco.

Per l’opposizione entrerebbero in consiglio, oltre ai candidati sindaco Mario Pardini, Fabio Barsanti, 3 consiglieri di Fratelli d’Italia, 3 di Lucca 2032, 2 della Lega, 1 di Forza Italia – Udc e uno di Difendere Lucca.

In caso di successo di Pardini al secondo turno e al netto di apparentamenti, invece, la maggioranza avrebbe 8 consiglieri di Fratelli d’Italia, 6 di Lucca 2032, 4 della Lega e 2 di Forza Italia – Udc. L’opposizione eleggerebbe i candidati sindaci Raspini e Barsanti, 3 consiglieri Pd, 3 di Lucca Futura, 1 per Sinistra Con, uno per Lucca è un Grande Noi, uno per Lucca Civica – Volt – Lucca è popolare e 1 per Difendere Lucca.

Secondo sempre una parziale analisi del voto, quindi, sarebbero sicuri di entrare in consiglio comunale comunque vada al secondo turno i candidati sindaco Francesco Raspini, Mario Pardini e Fabio Barsanti, 3 consiglieri del Pd (Enzo Alfarano, Serena Mammini e Silvia Del Greco), 3 di Fratelli d’Italia (il ticket Simona Testaferrata e Luca Pierotti, sponsorizzato dal consigliere uscente Martinelli, oltre a Lido Fava), 3 di Lucca 2032 (Cristina Consani, Enrico Torrini e Paola Granucci), 3 di Lucca Futura (Cecilia Lorenzoni, Gabriele Olivati e Lia Stefani), 2 della Lega (Giovanni Minniti e Antonino Azzarà), 1 di Sinistra Con (Bianucci), 1 di Lucca è un grande noi (Ilaria Vietina), 1 di Lucca Civica – Volt – Lucca è Popolare (Valentina Simi), 1 di Forza Italia – Udc (Alessandro Di Vito) e 1 di Difendere Lucca (Mia Pisano).

Non entra in consiglio il candidato sindaco Andrea Colombini, non entrano in consigli esponenti delle liste di Cecchini, Gottardo e Veronesi e nessun esponente di Europa Verde, di Centrodestra per Lucca, Centrodestra per Barsanti ed Italexit – Prima Lucca.

Ci sono anche esclusi eccellenti, se si escludono rispescaggi in caso di nomina all’assessorato di consiglieri comunali eletti. Tralasciando le liste che non eleggono consiglieri in Lucca Futura non sfondano la consigliera uscente, eletta con il centrodestra, Serena Borselli, il pittore Pierluigi Puccini, Andrea Parrella di Lucca Crea e l’ex calciatore della Lucchese Marino Taddeucci.

In Sinistra Con non funziona il ticket con l’assessora uscente Valeria Giglioli per il presidente di Geal, Giulio Sensi, che si ferma a 65 preferenze.

Nel Pd ci sono, in prima battuta, esclusi eccellenti. In caso di vittoria di Raspini resterebbero fuori, almeno fino alla nomina degli assessori, i consiglieri uscenti Leonardo Dinelli, Dante Francesconi, Enzo Giuntoli, Rita Nelli e Cristina Petretti e l’assessore uscente Stefano Ragghianti. In Lucca Civica – Volt – Lucca è Popolare non entrerebbero in prima istanza il capogruppo uscente Claudio Cantini e il vicesindaco e assessore al bilancio Giovanni Lemucchi oltre ai consiglieri uscenti Jacopo Massagli e Maria Teresa Leone. In Lucca è un grande noi non sfondano i due candidati di Articolo Uno, Daniele Grossi e Andrea Sarti, già candidati al consiglio regionale.

Nel centrodestra in Lucca 2032 Simone Simonini di Italia al Centro prende solo 10 preferenze, sesto posto come preferenze per Marco Santi Guerrieri. In Forza Italia prendono preferenze praticamente solo i candidati ‘prestati’ da SiAmo Lucca, tranne Giovanni Ricci di Forza Italia Giovani e Carlo Capponi. Nella Lega tutti sotto le 100 preferenze a parte Minniti, Azzarà e Pasquinelli, che sarebbe in caso di sconfitta al ballottaggio il primo dei non eletti.

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