Raspini strizza l’occhio a civiche e moderati: “Ma non farò accordicchi: non si vince con la matematica”
Stilettata a Pardini: “Noi non imbarcheremo chiunque per un ‘cambiamento’ senza direzione”
Non un appello bipartisan ma un messaggio mirato a quella porzione di elettorato non politicizzata che ha a cuore determinate tematiche – prime fra tutte l’ambientalismo – ma anche ai moderati e a chi ha scelto di non andare a votare. Così il candidato della coalizione di centrosinistra Francesco Raspini si prepara ad affrontare le due settimane che lo separano dal ballottaggio del 26 giugno, con i dati alla mano della prima tornata elettorale che lo vedono attualmente in testa sul candidato di centrodestra Mario Pardini in 73 seggi su 86.
Nessuna “Santa Alleanza” quindi nel programma di Raspini ma un dialogo aperto con le forze politiche che possono – e vogliono – trovare punti di contatto nella stessa visione di città: Ambiente e giustizia sociale di Gottardo, il terzo polo di Veronesi e le civiche di Cecchini. È da quest’ultima, in particolare, che il candidato di centrosinistra vorrebbe attingere per lanciare un messaggio agli elettori, consapevole dei buoni risultati di Elvio Cecchini – e delle civiche in generale – in centro storico, circoscrizione in cui, insieme a Sant’Alessio, i numeri della coalizione sono scesi rispetto a cinque anni fa.
“Siamo soddisfatti dei risultati emersi dal 12 giugno – commenta Raspini -. In voti assoluti il centrosinistra è cresciuto di circa 1300 unità nonostante un calo dell’affluenza rispetto al 2017. In tutte le nove ex circoscrizioni siamo andati bene, in alcune più e in altre meno. È qui in particolare che torneremo nei prossimi giorni per meglio intercettare le esigenze del territorio. Con sorpresa abbiamo superato i 15 mila voti al primo turno ma ci sono ancora margini di miglioramento, soprattutto in quelle zone dove sono andate bene le liste civiche di estrazione di centrosinistra. È a loro, e a chi ha a cuore il loro programma che ci rivolgiamo: se dovessimo andare al governo le tematiche ambientali entrerebbero per la prima volta in consiglio comunale grazie all’elezione di un consigliere di Europa Verde. Ma il nostro messaggio va anche a chi non appartiene a nessun partito e sceglie di volta in volta in base all’affidabilità dei candidati e alla parte moderata (Azione e Italia Viva): potete sentirvi rappresentati dal nostro programma. Programma che ha punti in comune anche con i civici puri, basti pensare a come i forum territoriali deliberativi proposti da Lista civile si possono sposare con la nostra idea di riaprire le circoscrizioni”.
Lista civile che proprio in queste ore ha però risposto all’appello lanciato dal candidato di centrodestra Mario Pardini e si siederà al tavolo per cercare un accordo di programma. Accordo la cui ipotesi è stato molto criticata da Francesco Raspini, che ha definito il tentativo dell’avversario “inaccettabile”, visto e considerato che, se tutte le forze politiche dovessero rispondere ‘sì’ alla chiamata al confronto, in caso di vittoria si troverebbero a governare “forze che vanno dall’estrema sinistra all’estreme destra, forze europeiste ed euroscettiche”.
“Questa è la dimostrazione tangibile di come all’avversario manchi una visione e un programma effettivo per la città – commenta Raspini -. È inaccettabile strutturare un’alleanza ‘contro’ solo per vincere, mettendo insieme i ‘no green pass’ con i moderati o Italexit con +Europa. Va bene il ‘cambiamento’ ma per cambiare dove? In che direzione? Com’è possibile che un candidato civico si consegni prima ai partiti e poi all’estrema destra?. Noi non faremo accordicchi abbiamo un progetto solido da realizzare, costruito insieme al territorio e per il territorio. È qui, tra le persone, che si vince il ballottaggio. Non con le somme matematiche”.