Pardini: “Caso concerti sugli spalti, ennesima prova dell’incompetenza dell’amministrazione uscente”

Il candidato sindaco del centrodestra: “Una noncuranza che ora mettere a rischio gli eventi principali del Summer Festival”
“La vergognosa vicenda del stop della Soprintendenza ai concerti sugli spalti del Summer Festival e l’inconsistente risposta istituzionale al problema è solo l’ultimo, clamoroso segnale dell’incompetenza e noncuranza da parte del Comune di Lucca sul fronte delle politiche culturali cittadine”. A dirlo è il candidato sindaco del centrodestra Mario Pardini.
“Il problema emerso all’improvviso per una semplice mancanza di comunicazione fra Palazzo Orsetti e la Soprintendenza denota infatti – sostiene Pardini – una totale incapacità dell’amministrazione di gestire anche solo il minimo sindacale richiesto all’Ente per agevolare e sostenere una delle maggiori manifestazioni del territorio, che negli anni ha portato a Lucca indotto e promozione attraverso la presenza dei più grandi nomi della scena musicale mondiale”.
“Sapere che sarebbe bastato un contatto istituzionale con la Soprintendenza per evitare l’incidente diplomatico che adesso mette a rischio la messa in scena dei concerti di Zucchero, Blanco e Justin Bieber, con evidente danno economico e di immagine sia al promoter Mimmo D’Alessandro a cui desideriamo esprimere la massima solidarietà che alla città, fa veramente cadere le braccia – attacca Pardini – . Ma questa brutta vicenda non è altro che la classica punta dell’iceberg di una gestione scriteriata delle politiche cittadine, una totale mancanza di visione che parte in primis dall’accorpamento in un solo assessorato di cultura, turismo e sport ossia i tre pilastri su cui si dovrebbe basare lo sviluppo economico di una città d’arte. Il fatto che tale macro-delega debba essere spezzata in tre assessorati distinti e noi abbiamo annunciato dall’inizio che lo faremo – sarà solo il primo passo della nostra riforma per il rilancio delle politiche culturali e turistiche, che passerà tra l’altro da un sostegno reale (e non solo a parole) agli eventi, una sburocratizzazione delle pratiche e soprattutto la creazione di una cabina di regia per evitare le tante sovrapposizioni che penalizzano gli operatori culturali, creano disservizi e dissapori fra i professionisti del settore e momenti di imbarazzante carenza di offerta nel calendario cittadino”.
“L’imbarazzante pochezza del programma culturale del candidato sindaco del Pd Francesco Raspini – conclude Pardini – conferma il vuoto culturale dell’amministrazione di cui rappresenta la continuità. Il fatto che Raspini si sia arrogato spesso meriti sui successi di Summer Festival o Lucca Comics è la negazione stessa della storia di queste grandi manifestazioni, che c’erano e ci saranno prima e dopo di lui. E nonostante lui, potremmo aggiungere. Lucca deve tornare competitiva, organizzata per accogliere la cultura in tutte le sue sfumature, partendo proprio dai grandi eventi come volano di promozione. La macchina comunale deve garantire attenzione e sostegno, essere all’altezza del suo compito politico, non mettere un imprenditore privato come Mimmo D’Alessandro a rischio di perdita per distrazioni amministrative. E menomale che Raspini dice che sono loro quelli bravi e competenti a governare. Cittadini lucchesi, il ballottaggio del 26 giugno rappresenta, per i motivi sopracitati e per gli altri, infiniti e ben noti, un’occasione irripetibile. Non perdiamo questa opportunità”.