Il ballottaggio che rompe gli schemi: Del Ghingaro per Pardini, l’ex sindaco Fazzi vota Raspini

Il primo cittadino di Viareggio sceglierà il candidato di centrodestra. Anche Gemma Urbani con l’ex presidente di Lucca Crea
Ballottaggio, si rompono gli schemi.
Al di là delle dichiarazioni ufficiali e dagli apparentamenti sono diverse le prese di posizione che, forse, alla vigilia molti non si sarebbero aspettati nella scelta fra Francesco Raspini e Mario Pardini come sindaco di Lucca.
Per Mario Pardini si schiera anche il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, come già ieri aveva fatto il candidato sindaco del terzo polo, Alberto Veronesi, anche se sconfessato dai partiti presenti nelle liste che lo sostenevano. Il primo cittadino di Viareggio, in lungo predicato di correre alla carica di sindaco di Lucca, anche con il sostegno dello stesso Mario Pardini che a lungo ha dialogato con il terzo polo, lo ha dichiarato a un quotidiano locale, rompendo ulteriormente i ponti con il Partito Democratico già uscito dalla sua maggioranza.
“Io sono un animale strano in politica e me ne rendo conto – spiega – I rapporti personali vengono prima di qualsiasi cosa e non tradirei per nulla al mondo chi è stato leale con me. In più riesco a voler bene, ad emozionarmi, a dare tutto quello che posso senza risparmiarmi. Poi credo nel progetto che faccio, ci credo a tal punto da rovinarmi la vita dalla fatica per portarlo a termine. Per questo sono un estraneo in questo mondo politico fatto di cattiverie, slealtà, bugie e scorrettezze. Ma sono a posto con la mia coscienza e con quel Tizio lassù in cui credo e che sono convinto faccio arrabbiare con le mie intemperanze quotidiane. Sono stato offeso e deriso, anche personalmente, da esponenti del mio stesso schieramento che ora dovrei votare. Non lo farò certamente perchè c’è un limite a tutto. In più se devo scegliere al ballottaggio un sindaco che mi dovrà governare lo voglio scegliere perchè mi fido di lui e non di chi ha amministrato secondo me male una città, di qualsiasi schieramento faccia parte”.
“Però non si faccia l’imprudenza di pensare – dice ancora – che io venga meno ai miei principi e ai miei valori, mi si offenderebbe ancora di più. Sono un uomo di centrosinistra, convintamente e graniticamente, e se qualcuno lo mette in dubbio fa un errore politico da una parte e personale dall’altra. A meno che non lo si faccia strumentalmente e quello allora è un altro discorso. Son pieno di difetti e quello forse più dannoso per me è quello di dire quel che penso, a chiunque, senza timore, perchè non ho nulla da nascondere. Ho rilasciato un’intervista per dire quello che penso e sono convinto che molti si siano fermati alla lettura del titolo e non del contenuto e si sono avventurati in apprezzamenti che credo di non meritare. In politica quello di cui ho parlato all’inizio è inverosimile, ma se ho vinto quattro volte su quattro forse non è così inverosimile fra i cittadini. Per questo vado avanti per la mia strada, a volte stando bene, a volte male, come oggi, dopo aver letto le cose più assurde nei miei confronti. Sto male per me e per chi mi vuole bene, ma anche questo male probabilmente serve per migliorare. Io mi sforzo di farlo ogni santo giorno”.
Fra i sostenitori di Mario Pardini c’è anche Gemma Urbani, già candidata sindaco di Lucca Bene Comune, lista alternativa di sinistra alternativa e che dichiara il voto “per il cambiamento”: “Non mi fanno paura – dice – gli spettri agitati, né i retaggi ideologici che riportano al vecchio. Le mie convinzioni e le mie azioni sono da sempre improntate a un profondo antifascismo. Continuerò ad essere vigile, com’è nel mio nome”.
Chi, invece, voterà per Raspini è l’ex sindaco di Lucca, Pietro Fazzi che ha dichiarato, invece, di temere un’alleanza fra Fratelli d’Italia e la destra con l’obiettivo di estromettere i moderati dal campo del centrodestra.
Della sua stessa idea Giovanni Pierami, già assessore delle giunte Fazzi ed esponente di Per Lucca e i suoi paesi: “Nel momento in cui Pardini – spiega sui social Pierami – sporca il suo programma con Casa Pound e sposa gli estremisti violenti e coloro che vogliono uscire dalla Nato e vorrebbero riformare la Costituzione italiana in senso illiberale Pardini non fa più per me”.
Complesso il discorso della ex senatrice Manuela Granaiola, che comunque invita al voto per il centrosinistra: “Credo si possa dire che gli esiti del primo turno delle elezioni amministrative riflettano bene lo stato e la situazione del paese. Cresce a dismisura il non voto; milioni di persone si sentono sempre più distanti da qualsiasi forma di partecipazione politica. E’ la vittoria della sfiducia, un pessimo segnale per la democrazia; un segnale sempre sottolineato da tutti nel post elezioni e poi, però, sempre di fatto ignorato. La pandemia prima e la guerra poi, hanno sicuramente concorso a far crescere questa disaffezione; da troppo tempo stiamo vivendo giorni segnati da un brutto mix di sfiducia, incertezze e diffuse paure generate da un mondo sempre più complesso da capire; per troppi aspetti sempre più ingiusto e con all’orizzonte immensi e complessi problemi da affrontare come l’emergenza ambientale. Ritengo che, a fronte di questa situazione esplosiva, la politica sembra rimasta ancora impantanata nel secolo scorso. Vale per il mondo della “destra”, ma vale anche (ancora e purtroppo) per il variegato e litigioso mondo del “centro sinistra”. Nonostante le molte difficoltà e gli infiniti cambiamenti in corso continuo però ad aver chiara una cosa: destra e sinistra rappresentano ancora due culture profondamente diverse; rappresentano due progetti, due storie, due prospettive e due politiche radicalmente diverse se non contrapposte. Io ritengo che uno dei compiti fondamentali del variegato mondo del centro-sinistra sia quello di traslare le grandi conquiste sociali e culturali del secolo scorso nella nuova, articolata, tecnologica e complessa quotidianità”•
Un panorama, quindi, del tutto magmatico ed in continua evoluzione, ma che non risponde certamente più al classico schema destra-sinistra. Una questione che solo gli elettori, con il voto di domenica, potranno contribuire a dirimere.