Ciardetti: “San Concordio? Pardini dimostra di non conoscere il quartiere”

Il consigliere uscente: “Non c’è stata nessuna colata di cemento e si sono messi in campo lavori per migliorare la mobilità e la vivibilità della zona”
Pilade Ciardetti, consigliere comunale uscente, interviene sulle affermazioni del candidato sindaco di centrodestra, Mario Pardini in merito al quartiere San Concordio. “Ho letto con stupore l’intervento del candidato Mario Pardini – esordisce Ciardetti -. secondo cui il quartiere ‘è la fotografia del fallimento dell’amministrazione uscente: il 26 giugno chiediamo uno scatto d’orgoglio a tutti gli abitanti del quartiere’. Personalmente, non mi sento di parlare di scatto, ma proprio di un grande senso di orgoglio e soddisfazione per quello che è stato fatto e che, anche io in prima persona, ho contribuito a fare. Partiamo da un dato oggettivo: a San Concordio il candidato del centrosinistra Francesco Raspini ha ottenuto uno dei più alti consensi al primo turno, nonostante il can can mediatico sui lavori eseguiti che vado a ricapitolare, perché temo che non siano chiari a tutti”.
“Il candidato della destra e dell’estrema destra parla della Montagnola come se questa non ci fosse più – prosegue Ciardetti -. Beh, forse Pardini conosce poco San Concordio. Dovrebbe sapere che la Montagnola non solo c’è ancora, ma è stato riqualificato il parco attorno, rendendolo funzionale e fruibile alle quattro scuole che vi si affacciano. Il parco in questione è stato addirittura ampliato, inglobando anche l’area dei Chiariti, l’ultimo esempio di habitat umido in un quartiere che nei ventenni precedenti è stato invaso dal cemento. Un’operazione che guarda nella direzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e della valorizzazione di ciò che abbiamo di più prezioso: anzi il consumo di verde è stato modesto, rispetto alle funzionalità del nuovo spazio, compensato per altro da numerosissime piantumazioni. Il corridoio che collega piazza Aldo Moro con via Savonarola (davanti al Brico),contribuirà a risolvere un altro grave problema: servirà a ridurre la concentrazione di traffico durante le ore di punta davanti le scuole di circa un terzo. Inoltre in piazza Aldo Moro ci sarà spazio all’ombra per parcheggiare”.
“Non si fa assolutamente menzione della pista ciclopedonale in via Nottolini che di fatto è un’arteria strategica ed ecologica che permette di raggiungere il centro storico in sicurezza. Stesso discorso – aggiunge Ciardetti – per il fontanello pubblico, che fece tanto scalpore e che adesso è diventato funzionale e indispensabile per i tanti che abitano il quartiere”.
“Un’altra omissione importante del candidato della destra e dell’estrema destra è il parco giochi Saharawi: ci è mai stato? Lo invito a farci un giro, soprattutto nel pomeriggio, quando tanti ragazzi e ragazze, bambini e bambine, famiglie lo animano e lo vivono. Non c’è mai stato un parco così a San Concordio, come non ci sono mai state piazze ordinate, ombrose e accessibili. O vogliamo forse parlare dello sgambatoio per i cani? Frequentatissimo a tutte le ore del giorno. Arriviamo infine alla famosa piazza coperta – prosegue Ciardetti -. San Concordio attualmente non ha un vero e proprio spazio dove riunirsi: al momento l’ex scuola di via Urbiciani, vecchia e inadatta, ospita un’associazione per anziani, il centro per le famiglie composto da circa dieci associazioni, un progetto ragazzi della Caritas, il gruppo di Sant’Egidio, e la biblioteca popolare. Forse queste realtà non meritano uno spazio adeguato, moderno, accessibile, dignitoso dove lavorare e valorizzare la rete di aggregazione e socializzazione che hanno avviato? Al momento i cittadini sono costretti a ricorrere alla parrocchia, che ringrazio di cuore, quando hanno bisogno di uno spazio grande. La piazza coperta ha uno scopo preciso: creare un cuore battente e vivo per San Concordio. E non si parli di colate di cemento, visto che il cemento era già presente e non certo per merito nostro. Come pure il disastro dell’area ex-Gesam, lasciatoci in eredità dalle precedenti amministrazioni. Per quanto riguarda il traffico di fianco alla chiesa di San Concordio, causato da una porzione di strada transennata credevo fosse una situazione ormai chiarita: ci sono problemi con la Sovrintendenza altrimenti i lavori sarebbero già stati conclusi da tempo. Purtroppo la burocrazia è questa, forse Pardini non è ancora pratico. Ci sarebbe molto altro da aggiungere, ma qui mi fermo, ma questo possiamo dire. Il quartiere adesso con questi lavori cessa di essere un suburbio diventando parte pulsante della città”.