Veronesi contro Azione: “Il traditore è Calenda, non io”

Il candidato del terzo polo: “Mario Pardini fino a una settimana fa era il candidato scelto dal partito in caso di ballottaggio”
“Il traditore è Calenda, non io”. Così Alberto Veronesi replica alle dure parole del leader di Azione nei confronti del Maestro dopo la scelta di quest’ultimo di appoggiare il candidato di centrodestra al ballottaggio.
“Carlo Calenda mi da del traditore per il mio appoggio a Pardini per sindaco di Lucca. Il traditore é lui. Mario Pardini fino a una settimana fa era il candidato scelto da Azione in caso di ballottaggio. Fino a una settimana fa Azione era un partito di centro e la vicenda Genova lo dimostra – spiega Veronesi -. Poi c’è stata la caduta da cavallo sulla via di Damasco. Mercoledì scorso Letta e Calenda si sono incontrati, come riportato ieri sul Foglio, e hanno fatto l’accordo nazionale. Azione è diventata in pratica una corrente del Pd. A quel punto improvvisamente Pardini è diventato un fascista, io sono diventato un incapace e un traditore. Mercoledì scorso, mentre io con i coordinatori del territorio di Azione, Più Europa e Italia Viva, a fronte di testimoni, eravamo al tavolo con Pardini per siglare l’accordo, Calenda firmava a Roma sulla loro testa”.
“Faccio un appello contro questa vecchia politica di accordi nazionali che si fanno sulla testa dei cittadini delle città – continua Veronesi -. Gli ultimi 10 anni di amministrazione a Lucca sono stati un disastro di fallimenti continui con una classe politica assolutamente inefficace e inconcludente. Io dico, appoggiamo Mario Pardini perché abbiamo finalmente la possibilità di far decollare Lucca con un candidato civico, che viene dalla società civile, un manager di successo, non un burocrate di partito. Pardini non ha in coalizione né Casapound, né No Vax, né antidemocratici. La coalizione che sostiene Pardini è esattamente la stessa di quella che ha sostenuto Bucci a Genova che ha vinto con il 55%. Tre liste civiche più i partiti tradizionali del centrodestra. Sosteniamo convintamente Mario Pardini e andiamo a voltare pagina per l’altra Lucca che abbiamo sempre voluto”.