Appelli dal mondo cattolico per Raspini: “Al centro solidarietà e inclusione”

23 giugno 2022 | 10:25
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Appelli dal mondo cattolico per Raspini: “Al centro solidarietà e inclusione”

Tra i firmatari esponenti attivi nella cultura e nella promozione sociale: “Al ballottaggio devono essere fermate le forze conservatrici e illiberali”

Il mondo cattolico di Lucca sta con il candidato sindaco del centrosinistra Francesco Raspini. Dopo l’appello di un gruppo di intellettuali lucchesi, arrivano un altro invito al voto per Raspini.

Il primo è sottoscritto da un gruppo di cattolici, che sostiene: “Il programma di Raspini è apertamente impegnato alla composizione sociale, con particolare riguardo a chi vive ai margini, alle famiglie e ai giovani”.

“Il primo invito che ci sentiamo di fare – scrivono i firmatari dell’appello -, in quanto cristiani impegnati nella vita delle nostre associazioni e delle parrocchie, è quello a recarsi a votare la prossima domenica 26 giugno al ballottaggio per la scelta del sindaco di Lucca. Il voto è il momento di più alta partecipazione alla vita democratica per la nostra comunità e attraverso di esso possiamo esprimere il nostro essere cittadini e indirizzare il cambiamento della politica e della città. Il confronto che emerge da questo ballottaggio, visti soprattutto gli apparentamenti del secondo turno, ci spinge poi ad esprimere con chiarezza la nostra posizione e a rivolgere un convinto appello al voto per Francesco Raspini. L’alleanza di destra, con l’aggiunta di liste estremiste, ci sprona a prendere tale posizione. I punti nel programma della destra, infatti, non garantiscono un modello di solidarietà inclusiva, di tutti i poveri, secondo il messaggio universalistico cristiano. Ma anzi mettono divisione all’interno delle marginalità, in base alla provenienza delle persone o con altri criteri divisivi che non accolgono e non promuovono nessuno. Inoltre nell’attuale fase storica, con lo scoppio della guerra in Ucraina, e con movimenti che apertamente richiamano l’opzione sovranista, ci ancoriamo con forza ai valori democratici della Costituzione Repubblicana, nata dalla resistenza e anche dal martirio di tanti sul nostro territorio uccisi dai fascisti e dai nazisti (don Aldo Mei, i Certosini e molti altri) durante la Seconda Guerra Mondiale”.

“Per queste ragioni, sociali e democratiche – scrive il gruppo -, ci sentiamo più rappresentati dal programma portato avanti con trasparenza fin da subito da Francesco Raspini. Un programma che è apertamente impegnato alla composizione sociale, con particolare riguardo a chi vive ai margini, alle famiglie e ai giovani”.

Tra i firmatari ci sono volti noti: la lettera è sottoscritta da: Fabio Martini, Cristina Giannotti, Flavia Martini, Marco Martini, Brunella Bartolini, Andrea Martini, Benedetta Martini, Anna Milianti, Pietro Bertolozzi,Paola Santarlasci, Giampaolo Mattonai, Lorenzo Banducci, Franco Banducci, Flavio Modena, Massimo Fanucchi, Antonella Puccinelli, Marco Micheletti, Anna Strappaghetti, Enzo Giannelli, Angela Landi, Francesco Nucci, Antonio Cipriani, Piergiorgio Licheri, Giorgio Mandoli, Enrica Modena, Elena Tessandori, Luca Marraccini, Marco Vanelli, Enrichetta Bolcioni, Anna Maria Palla, Luciano Edi, Filippo Edi, Elena Fanucchi, Giacomo Edi, Daniele Maffei, Alessandro Nieri, Firnaciari Renata Maria, Bertolozzi Anna Maria, Ugo Manzini, Valeria Santangelo.

A questo invito se ne aggiunge un altro: è quello del mondo cattolico attivo nel contesto culturale e sociale cittadino. Un appello firmato da Paolo Angeli, Antonio Torre, Natalia  e Vito Bardini, Gianfranco Bandini e Teresa Tosi, Vanna Niccià, Piera Fratini e Giancarlo Bartoli, Gabriella Martini, Ezio Roveda, Adelina Lizzi, Enrica Picchi, Paolo Buchignani, Beatrice Buchignani, Rosanna Conforti, Carlo Milianti, Olivo Ghilarducci sempre a favore di Raspini.

“I cattolici – scrivono – non possono stare alla finestra. La frase che Maria Eletta Martini dedica a Vittorio Bachelet, martire laico e testimone cristiano secondo il card. Carlo Maria Martini, risuona oggi per noi tutti e tutte. Da questa radice nasce il nostro fervido invito a partecipare alla fase del ballottaggio delle elezioni amministrative che si svolgeranno domenica 26 giugno nel comune di Lucca. Anche stavolta non si può stare alla finestra”.

“Innanzitutto perché – aggiungono – non si può derogare alla primaria responsabilità, con la sua principale modalità che consiste nell’esprimere il proprio voto, di indirizzare la politica locale. Inoltre perché viviamo un tempo di gravi difficoltà, sanitarie, sociali, economiche e belliche: attraversare queste difficoltà richiede un maggior sforzo di discernimento e una ulteriore assunzione di responsabilità. Ma soprattutto perché la nostra città si trova di fronte ad una scelta rilevante. Solo il ballottaggio potrà determinare se la città sarà amministrata da una giunta di centro sinistra confermando il risultato decisamente rilevante della coalizione conseguito nel primo turno”.

“L’esperienza degli ultimi 30 anni – si legge nell’appello – ha dimostrato che solo il centro sinistra si è impegnato a coniugare la difesa degli interessi economici della città con la giustizia sociale e l’impegno per realizzare il ben-vivere per tutti i cittadini e le cittadine. Solo le amministrazioni di centrosinistra hanno scelto e garantito l’equilibrio tra il rispetto del territorio e lo sviluppo delle attività imprenditoriali, gli investimenti sociali e il sostegno alla autonoma iniziativa, la garanzia dei diritti per tutte e tutti con il rispetto di ogni opinione e di tutte le libertà. Altrettanto non si può dire nel periodo di governo del centrodestra; Lucca ha visto il proliferare delle costruzioni e la lottizzazione selvaggia, il cui ancora pesante retaggio appesantisce il nostro territorio. Stavolta è assolutamente necessario evitare di affidare ai sostenitori del neoliberismo il governo di una città che faticosamente in 10 anni ne ha ridotto il carico. Il centrodestra, alleato con le forze maggiormente conservatrici e illiberali del nostro paese, riporterebbe indietro di 30 anni la nostra città. Questo centrodestra sempre litigioso al suo interno, che per i suoi scontri in passato ha già prodotto il commissariamento di Lucca, oggi per paura di perdere, all’indomani della sconfitta del primo turno, si ricompatta a scapito della destra moderata che deve piegarsi al linguaggio, alle istanze, ai presunti valori, peraltro mai negati, delle destre più estreme e aggressive così lontane dalla storia e dalla tradizione lucchese. I partiti e le liste civiche del centrosinistra hanno riconquistato la fiducia di una cittadinanza provata dalle difficoltà ma aperta alla responsabilità e pronta ad un impegno pressante e sereno nei loro confronti e dell’amministrazione che verrà, per ben amministrare e difendere la democrazia nella nostra città. Per questo vi chiediamo di andare a votare domenica 26 giugno, di votare per il centrosinistra, di votare per Francesco Raspini”.