“Scuola ‘volano’ e spazi per i giovani”, Raspini risponde alle domande degli studenti

24 giugno 2022 | 15:04
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“Scuola ‘volano’ e spazi per i giovani”, Raspini risponde alle domande degli studenti

Anche il candidato di centrosinistra ha rilanciato il proprio programma all’Unione degli studenti

Dopo Mario Pardini, anche Francesco Raspini risponde alle cinque domande formulate dall’Unione degli Studenti su scuola, giovani e iniziative culturali a Lucca.

Sono state evidenti le difficoltà nella gestione della carenza di aule nelle scuole, nonché nell’allocazione degli studenti provenienti da edifici in ristrutturazione. Nei casi di Paladini e Civitali, questi lavori sono avvenuti solo in minima parte e dopo una quantità impressionante di tempo dalla chiusura del vecchio edificio, mentre gli studenti sono stati disposti in container con non pochi disagi. Come pensano i candidati di gestire questi problemi e prevenirne di nuovi?

“Sì, è vero. Alcuni edifici scolastici hanno esigenze profonde e necessitano di interventi strutturali seri, che non dovrebbero mai ricadere sugli studenti e sull’organizzazione complessiva della didattica. La gestione degli edifici scolastici delle scuole superiori sono di competenza della Provincia di Lucca e non comunale. È indispensabile chiarire questo passaggio per comprendere come il Comune e nella fattispecie il sindaco abbiano poca capacità di azione. Quello che dobbiamo assolutamente fare, come amministratori, è quello di porsi il più possibile in ascolto delle esigenze di chi la scuola la vive ogni giorno: penso agli studenti, e alle loro famiglie, al personale scolastico, al corpo dei docenti. Come amministratori dobbiamo porre ancora di più la massima attenzione nei confronti delle giovani generazioni, recependo le loro sollecitazioni e restituendole all’ente competente. Per quanto riguarda, dunque, gli edifici dove sono presenti le scuole superiori possiamo porci come garanti del benessere di chi studia e lavora dentro le strutture, esercitando un ruolo di collegamento tra loro e la Provincia. Per tutti gli altri edifici di competenza comunale, abbiamo inserito nel programma un’azione di controllo, ammodernamento e miglioria per rendere adeguate tutte le strutture dove si studia e si cresce: abbiamo davanti a noi la grande sfida del Pnrr che ci porterà a poter efficientare, anche dal punto di vista energetico, le strutture scolastiche per renderle ambienti più moderni e funzionali e ecologici: dobbiamo farlo”.

Nel programma di Francesco Raspini si fa riferimento ad una “scuola volàno” come soluzione ai problemi sovracitati. Il candidato sindaco ha già idea su quale edificio andrà a ricoprire questa funzione?

“Il progetto della ‘scuola volàno’ serve proprio per coprire quei periodi di lavori e interventi, per consentire il proseguire delle lezioni senza interruzioni o disagi. Stiamo valutando con gli uffici quale potrebbe essere l’edificio più adatto per questa funzionalità poiché è indispensabile che la struttura scelta per questa funzione abbia tutte le caratteristiche necessarie per garantire un corretto svolgimento della vita scolastica, degli studenti e dei docenti: un edificio che sia capiente, funzionale anche dal punto di vista della posizione geografica, più baricentrico possibile. La funzione sarà proprio quella di supplire alla scuola di volta in volta interessata dai lavori, senza dover trovare soluzioni inidonee per gli studenti e senza essere costretti a scaglionare il cantiere su più anni come avviene oggi. Oggi infatti i lavori più complessi e strutturali possono essere eseguiti solo per due mesi all’anno (nel periodo estivo), costringendo gli enti a programmare gli interventi su più anni”.

Nella nostra città è chiara la carenza di luoghi pubblici dove studiare: la Biblioteca Nazionale è chiusa, e la Biblioteca Civica Agorà non riesce a sopperire a questa mancanza: le aule studio sono poche e quasi sempre occupate, e gli orari sono limitati. Cosa intendono fare i candidati per agevolare lo studio dei giovani in spazi pubblici?

“Il primo capitolo del nostro programma è ‘Periferie e persone’. Significa che abbiamo posto la massima attenzione a tutte quelle attività e iniziative che favoriscono la socialità, l’aggregazione, il collegamento tra il centro e i territori più distanti. L’obiettivo che abbiamo è quello di creare uno spazio aggregativo in ogni quartiere dove i giovani possano studiare, i più piccoli possano avere spazi a loro dedicati, gli anziani possano ritrovarsi e tutta la comunità possa unirsi. Avere spazio vivi e vissuti rappresenta un presidio per il territorio, ne favorisce la crescita e lo sviluppo armonico e permette di sentirsi parte di un tutto. Ci tengo a ricordare che nel nostro programma abbiamo inserito anche la realizzazione di un hub per le politiche giovanili a San Concordio: un luogo che sempre di più diventerà centrale perché facilmente raggiungibile da chi vive fuori dalle Mura ma a pochi passi dal centro. Un punto strategico che diventerà fucina e laboratorio per la creatività dei giovani lucchesi che qui potranno esprimersi, trovare ascolto e confronto”.

Rispetto ad altre città, a Lucca si assiste ad una povertà di conferenze, mostre ed iniziative, tenute quasi esclusivamente in spazi privati e da privati (maggiore esempio, Fondazione Cassa di Risparmio in San Francesco). La diffusione della cultura è dunque ristretta, e la valorizzazione della città e del suo patrimonio risulta così difficile. Come pensano i candidati di rivitalizzare Lucca tramite iniziative del genere?

“La crescita della città passa anche dalle tante realtà – grandi e piccole – che si impegnano per fare cultura, per raccontare il mondo che cambia e i mutamenti della società. Credo che sia essenziale favorire la cultura ad ogni livello, dando seguito alla voglia di esprimersi dei giovani e di tutte le realtà che desiderano apportare un contributo interessante alla città. Come amministratori, ci impegneremo a rendere fruibili spazi e location di nostra proprietà a chi ne farà richiesta, nel rispetto delle leggi, dell’etica e dei valori della nostra società”.

La nostra organizzazione insiste molto sul benessere psicologico dei giovani, pesantemente segnati da due anni di pandemia; è da evidenziare come la consulenza psicologica sia ancora un tabù per molti nostri coetanei: in pochi conoscono il consultorio situato all’ospedale Campo di Marte, ed altrettanti fanno ricorso allo sportello psicologico della scuola. Che proposte hanno i candidati riguardo a questo tema di primaria importanza?

“Gli ultimi due anni hanno rappresentato una cesura con il passato. Da un certo punto di vista, la vita come avevamo imparato a conoscerla non tornerà più. Isolamento, solitudine, paura, ma anche ansia, depressione sono entrati di prepotenza nelle nostre esistenze. Il benessere psicologico dei cittadini è indispensabile: quando hai mal di testa, un raffreddore o l’influenza, sai come prenderti cura di te. Allo stesso modo e con la stessa naturalezza ci si deve poter prendere cura della nostra mente. Abbiamo inserito nel programma uno sportello psicologico itinerante, che tocchi le frazioni e i quartieri, per prevenire il disagio psicologico e curarlo. Inoltre, proprio per intercettare al
massimo i giovani e le giovani e accompagnarli verso il benessere mentale e psicologico, intendiamo creare una rete di ascolto, prevenzione e protezione, potenziando in collaborazione con la Asl e con il Consultorio gli interventi di assistenza psicologica a partire proprio dalle scuole e sul territorio, grazie anche all’apertura di luoghi dedicati proprio alle politiche giovanili. Penso per esempio all’ex chiesone di San Concordio, che sarà riqualificato e diventerà la casa delle politiche giovanili. Sullo stesso argomento un altro tassello da portare avanti è quello che riguarda il percorso per arrivare a introdurre lo psicologo di comunità, perché il diritto al benessere psico-fisico è parte
integrante del diritto alla salute di ogni cittadino.