Ponte sul Serchio, Fantozzi e Buchignani: “I lavori dovevano partire prima”

1 luglio 2022 | 12:42
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Ponte sul Serchio, Fantozzi e Buchignani: “I lavori dovevano partire prima”
Ponte sul Serchio, Fantozzi e Buchignani: “I lavori dovevano partire prima”
Ponte sul Serchio, Fantozzi e Buchignani: “I lavori dovevano partire prima”

Nuovo bando, gli esponenti Fdi: “Con l’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime ci auguriamo che sia la volta buona”

“Sarà la volta buona? La domanda è quanto mai opportuna visto che nel 2014 l’allora presidente della Provincia Baccelli aveva annunciato che in breve tempo sarebbero partiti i lavori per il Ponte sul Serchio. A distanza di 8 anni siamo al bando-bis per la gara di quest’opera infrastrutturale fondamentale per la mobilità e lo sviluppo del territorio”.  A dirlo sono il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi ed il coordinatore comunale Fdi di Lucca Nicola Buchignani.

“Adesso è stato ripresentato il bando che deve necessariamente tenere conto degli enormi rincari delle materie prime, acciaio in primis: il prezzo – affermano – è lievitato di 3,6 milioni di euro portando l’opera a 23 milioni e 300mila. Pensate a quale risparmio per la comunità ci sarebbe stato se i lavori fossero davvero partiti nel 2014. Si è passati dai 15milioni e 620mila del 2017 ai 19milioni e 700mila del 2021 fino e agli attuali 23 milioni e 300mila. Sulla precedente gara di febbraio, sin da subito facemmo presente che sarebbe stato impossibile procedere con i prezzi che erano stati inseriti ed i fatti ci dettero, purtroppo, ragione. Fummo l’unica forza politica a denunciare che la Provincia non doveva procedere con la gara per il Ponte sul Serchio perché fuori prezzo, le aziende lucchesi si erano tirate indietro proprio per questo motivo”.

“Ci auguriamo, nell’interesse della comunità – sottolineano -, che questa sia la volta buona e che le infrastrutture vedano finalmente la luce anche a Lucca dopo anni di soli annunci e ritardi targati Pd. Ma attenzione: senza la viabilità accessoria il ponte rischia di diventare una cattedrale nel deserto. La speranza, dunque, è che lo stanziamento sia sufficiente anche per realizzare le connessioni alla viabilità territoriale”.