Guidotti (Pd): “Cecchini invita a superare gli steccati ideologici? Pensi prima a se stesso e alla maggioranza di cui fa parte”

6 luglio 2022 | 18:51
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Guidotti (Pd): “Cecchini invita a superare gli steccati ideologici? Pensi prima a se stesso e alla maggioranza di cui fa parte”

L’ex consigliere dopo il voto: “A Barsanti dico che il 26 giugno non ha vinto la libertà, la vera libertà l’hanno conquistata i nostri partigiani”

L’ex consigliere comunale del Pd, Roberto Guidotti, interviene a qualche tempo dal ballottaggio, per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

Lo fa rivolgendosi anzitutto ad Elvio Cecchini e a Fabio Barsanti, che come noto si sono apparentati con Mario Pardini.

“Architetto Cecchini, giorni orsono per mezzo stampa ha invitato a ‘superare i recinti ideologici’ perché ‘ora è il tempo della ragionevolezza – afferma Guidotti -. Ecco, vorrei ricordarle che per chi amministra è sempre il tempo della ragionevolezza. Quindi grazie, ma il suo scialbo e tardivo appello lo rivolga a se stesso e alla sua maggioranza. Lei afferma che ‘le persone sanno valutare la capacità di governo e l’etica delle scelte più di quanto si creda’. Concordo, infatti lei non era stato scelto. Senza la matematica dell’apparentamento con la destra-destra, nonostante due liste, non avrebbe avuto nemmeno uno scranno in consiglio. Quindi, intanto, un po’ di umiltà non guasterebbe prima di fare proclami politici”.

“Nel 2017, nelle settimane di ballottaggio – osserva Guidotti -, lei divenne assessore in pectore di Remo Santini, ma dopo quel momento non ricordiamo una sua proposta, un suo intervento. Solo quando anni dopo è emersa la possibilità, fornita dalla Fondazione Cassa di Risparmio, di rianimare la ex Manifattura tabacchi, lei si è affacciato nel dibattito cittadino, e lo ha fatto proprio con quel paraocchi di appartenenza ideologica che ora esorta a mettere da parte. Si è adesso ricreduto? Bene”.

Poi una valutazione sulla nuova maggioranza: “In consiglio – osserva Guidotti – saranno presenti altri consiglieri di maggioranza e di opposizione, ognuno con un’idea e una visione della politica diversa pur appartenenti allo stesso gruppo, ognuno con un approccio diverso e con obiettivi diversi. Lei viene e chiede di superare i recinti ideologici, ma cosa vuol dire in questo specifico contesto? La politica è fatta di diversi modi di pensare e di vivere, siano ideologici, culturali, storici. Ognuno vive della propria storia, della propria educazione civica e morale, di ciò che gli hanno trasmesso i genitori e i nonni.  Io ho fatto cinque anni il consigliere comunale e ho provato, forse non sempre riuscendoci, a rispettare tutte le idee, anche lontanissime dai miei valori ai quali ho comunque mantenuto fede. Architetto, se proprio vuole chiedere di superare i recinti ideologici, lo faccia prima nella sua nuova casa, le raccomandazioni patetiche e tardive le tenga per sé e per i suoi nuovi compagni di viaggio”.

“Inoltre vorrei ricordare al consigliere Barsanti – aggiunge Guidotti – che il 26 giugno non si è consumata nessuna liberazione della città. Lucca e libera e democratica dal 5 settembre del 1944 e se lei oggi è alla guida della città lo deve anche al sacrificio di molte persone, che siano stati soldati, civili, preti o partigiani. Loro sì ci hanno ridato la libertà, ci hanno resi liberi di scegliere, e la città, a questo giro, vi ha dato fiducia.  Ora la fiducia, quella vera basata sulla concretezza e la responsabilità delle scelte, dovete dimostrare di meritarvela. Non basta aver messo insieme in tre giorni un conglomerato di persone lontane per formazione, valori, visione e che fino a pochi giorni fa aveva alle spalle mesi di litigi. Quale sarà stato il collante? Quale sarà nei prossimi anni? Avete la maggioranza e quindi, come diceva a noi consiglieri di maggioranza fino a poche settimane fa il consigliere Bindocci, ‘alzerete la manina e approverete le pratiche che di volta in volta la giunta porterà all’esame del consiglio senza nessuna considerazione’. Lo farete anche voi e io certamente non mi scandalizzerò, perché dovrete decidere, assumervi le responsabilità e non basteranno solo i no preconfezionati miopi e a priori.  Iniziate pure a rimediare ai nostri errori tanto sbandierati in campagna elettorale, iniziate a fare quei progetti che la precedente inutile amministrazione aveva già progettato e finanziato, iniziate a spendere, o meglio, a gestire, quei miseri 12 milioni di attivo. Ma poi, se ci riuscite, metteteci un po’ anche del vostro nuovo.  Comunque state sereni che i consiglieri di opposizione, nel pieno rispetto delle regole, vigileranno sul vostro operato con spirito costruttivo e noi, fuori dal consiglio, continueremo a mantenere fede a quella parte di cittadini, tanta, che ci ha dato fiducia. Buon lavoro”.