La crisi di governo |
Politica
/
ZZ 1 - Newsletter
/

Mattarella respinge le dimissioni di Draghi. Il premier: “E’ venuto meno il patto di fiducia”

14 luglio 2022 | 20:18
Share0
Mattarella respinge le dimissioni di Draghi. Il premier: “E’ venuto meno il patto di fiducia”

Il premier è salito al Colle e ha rimesso il suo incarico nelle mani del presidente della Repubblica

E’ crisi di governo. Mario Draghi è pronto a dimettersi ma il Colle respinge le dimissioni.

Sono ore frenetiche per il futuro dell’esecutivo. Il premier, dopo che il Movimento 5 stelle non ha partecipato al voto di fiducia al Senato per il Dl Aiuti, è salito al Colle, per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Un incontro durato circa un’ora, poi ha convocato il consiglio dei ministri e ha comunicato le sue dimissioni. Ma il presidente della Repubblica, ha poi chiarito una nota del Colle, ha respinto le sue dimissioni. “Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ricevuto questa sera al palazzo del Quirinale il premier Mario Draghi, non ha accolto le dimissioni”. E’ quanto si legge in una nota del Colle.

“Questa sera – ha comunicato Draghi dopo la visita al Colle – rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente”.

“Dal mio discorso di insediamento in Parlamento – ha aggiunto – ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani. Grazie”.

Preoccupazione è stata subito espressa dal presidente di Conflavoro, Roberto Capobianco: “È una situazione drammatica per il Paese – commenta – e, a prescindere che il presidente Mattarella accetti o meno le dimissioni di Draghi, siamo caduti in una impasse grave. Serve unità, serve un governo che sappia e possa decidere perché le imprese chiudono e le famiglie non arrivano a fine mese e non è una crisi politica interna, come se non bastassero quelle internazionali, quello di cui ha bisogno il Paese. Nelle prossime settimane rischiamo di fare non uno ma cento passi indietro: c’è la partita del Pnrr da giocare, c’è soprattutto una credibilità coi mercati che rischia di crollare domattina. Dobbiamo mantenere la calma, ma trovare immediatamente una via di uscita dalla crisi politica”.

“Provocare una crisi di governo nel mezzo di una guerra, di una pandemia, con l’inflazione che corre e con la necessità estrema di aiutare e sostenere le famiglie italiane è un atto semplicemente irresponsabile – ha commentato del presidente del consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo -. Questo governo, che il Pd ha sempre sostenuto con maturità e responsabilità, stava restituendo prestigio al nostro Paese, stava portando avanti un’agenda ambiziosa di riforme ma qualcuno evidentemente preferisce inseguire un ipotetico consenso personale rispetto al bene del Paese. Per come intendo io il fare politica è gravissimo e inaccettabile. Spero che si possano creare le condizioni affinché Draghi ci ripensi e possa andare avanti”.