Quello che Mario Pardini non avrebbe voluto: una campagna elettorale nazionale nei primi mesi da sindaco

21 luglio 2022 | 16:53
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Quello che Mario Pardini non avrebbe voluto: una campagna elettorale nazionale nei primi mesi da sindaco

Possibili ripercussioni sulla maggioranza a causa del posizionamento di partiti e movimenti in vista del voto di settembre e ottobre

Il governo Draghi è caduto e fra settembre e ottobre si andrà a nuove elezioni, ancora una volta nella storia repubblicana anticipate rispetto alla naturale scadenza. Una legislatura caratterizzata da tre governi: Conte uno, con l’alleanza M5S – Lega come asse, Conte due con l’accordo M5S – Pd e infine il governo di unità nazionale con tutti dentro tranne Fratelli d’Italia e Sinistra Italiana a guida Mario Draghi.

Inevitabile che la situazione di caos generale che si è venuta a creare a livello politico possa avere anche delle ripercussioni a livello locale. Forse anche per questo il sindaco di Lucca, Mario Pardini, ha firmato la famosa lettera dei sindaci per chiedere la conferma del premier Draghi a Palazzo Chigi.

Appena insediato, infatti, alla guida di una coalizione ampiamente eterogenea che va dal centro all’estrema destra, oltre ai normali problemi di noviziato dovrà affrontare anche tutti gli scossoni che una campagna elettorale lunga tutta un’estate si porterà inevitabilmente dietro. Al netto di ulteriori e clamorose novità da una parte potrà contare su una coalizione di centrodestra che si dovrebbe presentare nella sua configurazione classica con Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia insieme, dall’altra con le forze centrifughe di movimenti come Italexit, Exit, la nuova creatura dell’ex leader di Casapound De Stefano, ma anche con le fibrillazioni che hanno creato e creeranno le fuoriuscite da Forza Italia e tutte le diaspore della galassia del Movimento Cinque Stelle in dissoluzione.

A questo si aggiungeranno tutti quei malumori interni ai partiti che in questo periodo dovranno scegliere le candidature per Camera e Senato, con la riduzione dei parlamentari che entrerà in vigore dopo l’approvazione della legge fortemente voluta proprio nel periodo di reggenza di pentastellati e Lega.

Niente di nuovo sotto il sole della politica italica, ovviamente, che una campagna elettorale in pieno agosto in realtà l’ha già vissuta anche di recente con le elezioni regionali nel 2020 in piena pandemia. Ma sicuramente qualche fibrillazione in più per la maggioranza che si è formata intorno al primo cittadino Mario Pardini.

Sarà, questo è certo, un’estate caldissima. E non solo dal punto di vista delle temperature.