Sanità, Di Vito: “Lucca deve recuperare il suo ruolo di guida”

Il consigliere delegato: “Il pronto soccorso? Deve essere rivoluzionata l’organizzazione, il tavolo è un primo passo per ascoltare le proposte e valutare”
La sanità lucchese al centro delle polemiche, dopo la lettera dei medici del Pronto soccorso e la diatriba tra l’ordine e l’Asl Toscana nord ovest. Nel tentativo di creare un dialogo costruttivo l’amministrazione comunale e il sindaco Mario Pardini, hanno tentato di mettere su un tavolo di lavoro che avesse al centro un tema importante e fondamentale per i cittadini, come la sanità pubblica e il pronto soccorso dell’Ospedale San Luca.
Purtroppo però, il dialogo tanto sperato per superare le divergenze di vedute con l’Asl, non c’è stato perché la dirigenza dell’azienda sanitaria locale ha preferito declinare il confronto spiegando i motivi in un comunicato della direttrice Maria Letizia Casani, che ha dichiarato: “L’Ordine dei medici ha competenze che esulano dall’intervento su simili argomenti”, aggiungendo poi in un secondo intervento, di non mettere “assolutamente” in dubbio le competenze dell’Ordine, auspicando inoltre di incontrare il presidente Quiriconi, nella prossima riunione dei presidenti di ordine dell’Asl Nord Ovest con la direzione aziendale.
Incontro rimandato insomma, ma la sanità locale non ha tempo da perdere, a quanto sostengono i 9 medici dirigenti del pronto soccorso che hanno firmato la missiva diretta al sindaco di Lucca. La patata bollente a questo punto, passa in mano al consigliere con delega alla sanità, Alessandro Di Vito, fresco di nomina, ma da più di 20 anni, medico del Pronto soccorso di Lucca, una persona che conosce bene i problemi della sanità lucchese e che adesso, vuol cercare di risolvere.
“Il tema della sanità – ricorda il dottor Di Vito -, è uno dei temi di fondamentale importanza. Conosco bene il settore perché lavoro al suo interno da più di 20 anni, oggi occorre che ci sia un cambiamento anche nella sanità lucchese, come avvenuto nella politica. Per prima cosa è fondamentale che l’ospedale e il territorio tornino a dialogare, devono avere una regia unica, per non disperdere forze, energie e risorse finanziarie. Questo sarà il primo punto fondamentale per migliorare il settore. Come secondo punto, molto caro al sindaco Pardini, c’è il confronto con la cittadinanza. Rappresenta un aspetto importante della politica di questa amministrazione, la partecipazione, tema dimenticato dalla vecchia politica. Occorre ripartire dal basso, sentendo i problemi, i bisogni e le richieste degli operatori sanitari, andando poi a salire fino ad ascoltare i dirigenti apicali. Un ascolto che parte dal basso e arriva anche ai vertici del settore. Vanno inoltre ascoltati i cittadini, ma non quando sono in difficoltà, occorre aprire un canale diretto con loro, per poter raccogliere i loro problemi, il tutto in un’ottica costruttiva. Materialmente abbiamo già alcune idee per mettere in pratica la cosa, però dobbiamo sempre discuterne con il sindaco”.
“Ultimo punto importante – conclude Di Vito -, è quello di riacquistare un ruolo politico all’interno della Conferenza zonale dei sindaci di Lucca. Precedentemente a presiedere la conferenza era il sindaco Alessandro Tambellini, adesso finito il suo mandato, la presidenza è passata al sindaco di Capannori, Luca Menesini, noi auspichiamo che Mario Pardini possa essere eletto presidente. E’ molto importante perché in questo modo è possibile essere più presenti sul territorio e fare i primi passi per un cambiamento che potrà riguardare tutta la provincia di Lucca”.
Nel frattempo però, Di Vito dovrà affrontare una grossa patata bollente, come lui stesso la definisce, la lettera dei medici dirigenti del pronto soccorso dell’ospedale San Luca di Lucca. Nella missiva inviata al sindaco Mario Pardini si lamenta la mancanza di personale e si dichiara addirittura che il servizio del pronto soccorso è a rischio, se non si risolvono i problemi al più presto. Il tentativo di creare un tavolo di dialogo tra gli attori della sanità lucchese purtroppo, non ha sortito l’effetto sperato, dato che l’Asl Toscana nord ovest, ha deciso di smarcarsi.
“Il sindaco Mario Pardini, mi ha affidato, immediatamente appena sono stato nominato, la lettera dei 9 medici del pronto soccorso: si tratta di medici dirigenti, il resto del personale che dovrebbe essere composto da 18-21 medici, è precario – dice il dottor Di Vito –. Un sindaco che può veramente vantare questo titolo, non può ignorare una missiva così importante, in un settore fondamentale per la vita della cittadinanza. Di conseguenza abbiamo deciso per una riunione, un tavolo che mettesse al centro i problemi del pronto soccorso per trovare una soluzione, composto da tutti coloro che possono operare questo cambiamento. Abbiamo appreso con rammarico la scelta dell’Asl Toscana nord ovest di non partecipare e ci auguriamo che nella prossima seduta possa essere presente, staremo più attenti alle convocazioni. Nel frattempo – prosegue -, la discussione è andata avanti, ciò che dice l’Ordine dei medici è condivisibile. Il sindaco che è stato presente fin quando ha potuto, a causa dell’emergenza incendi, ha ascoltato gli operatori e i medici che hanno parlato. Il pronto soccorso ha un ruolo centrale, ma quello di Lucca presenta molte criticità e deve riacquistare quel ruolo di emergenza e urgenza, demandando ai servizi territoriali i codici minori. Abbiamo molte idee per risolvere questo problema, ma prima abbiamo intenzione di ascoltare gli operatori. Nelle prossime riunioni – dice Di Vito -, vorremmo che partecipasse anche l’Ordine degli infermieri, i medici del territorio e i sindacati, vogliamo parlare con ospedale e territorio e auspichiamo che anche l’azienda sanitaria partecipi. La sanità lucchese vuole attenzione, perché è stata abbandonata a se stessa da molto tempo”.