Incendi a Lucca, il sindaco in Consiglio: “Monitoraggio h24, non c’è mai stato pericolo oggettivo per le case”

Mario Pardini ripercorre i giorni dell’emergenza e si assume la responsabilità su qualche ritardo nella comunicazione istituzionale. Raspini e i ‘post fantasma’: “Ci vuole rispetto per l’intelligenza delle persone”
“Non c’è stato mai pericolo oggettivo per le case nel territorio comunale a causa degli incendi”. Si è tenuta in apertura di consiglio comunale di questa sera (26 luglio) la relazione del sindaco Mario Pardini sugli eventi che hanno interessato le frazioni di Chiatri, Castiglioncello e Piazzano.
“Il 19 luglio – ha ricordato il sindaco – è partito l’incendio a Massarosa. Il Comune di Lucca è stato interessato nella zona di Chiatri in via di Bozzano. Alle 21 sono andato a visitare la fattoria Casanova e ho parlato con i proprietari, un famiglia milanese. Nel pomeriggio erano bruciati diverse decine di ettari della proprietà. Solo l’intervento tempestivo della protezione civile e dei vigili del fuoco ha impedito di attingere le abitazioni. È stata interessata anche un’altra struttura a Chiatri, la sera del 19, ma la situazione sotto controllo’
“Il 20 è partito un incendio a Castiglioncello – prosegue il primo cittadino – dove ci siamo recati io, l’assessore Barsanti, i consiglieri Pierini e Torrini e in serata anche l’assessore Buchignani. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, protezione civile, elicotteri della Regione e Canadair. Le fiamme sono proseguite poi il 21 fino ad essere domate. Non c’è stato bisogno di una ordinanza, perché 4 case sono state evacuate in autonomia; il problema non erano le fiamme ma i fumi”.
“La sera del 20 – prosegue Pardini – sono state attribuite le funzioni al Coc ed è stata firmata l’ordinanza di evacuazione di Piazzano perché non sapevamo se il fuoco sarebbe rimasto fermo o no. Sono state circa 190 le persone evacuate alle 21,30-22 e sono stati allestiti 30 posti letto in un’ora e mezzo alla scuola di Santa Maria a Colle ma solo 4 persone ne hanno ha avuto bisogno visto che la maggioranza ha trovato posto da parenti e amici. Lo stato dell’ordinanza è rimasto in essere fino al sabato. Abbiamo parlato con i residenti ma abbiamo valutato il fatto che la prudenza deve essere il nostro faro. Ho preferito portare l’ordinanza fino al 23, di comune accordo e per rispetto delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco e della protezione civile impegnata sull’evento”.
Il bilancio è di 160 ettari in fumo nel territorio comunale: 60 a Piazzano, 40 a Bozzano, 60 a Castiglioncello: “Ma non c’è stato mai pericolo oggettivo per le case del Comune – spiega Pardini – Ora la bonifica è già in corso, abbiamo chiesto un tavolo regionale, tavolo aperto con prefettura e altri comuni. Vorremmo che il coordinamento fosse portato avanti anche nei giorni della bonifica”.
Il sindaco Pardini non si è sottratto alla polemica sulla comunicazione istituzionale dell’emergenza: “Come detto – ha detto Pardini – L’incendio è partito il 19. Il primo post è stato fatto il 19 sulla pagina Mario Pardini sindaco, che è a tutti gli effetti una pagina istituzionale. Dal 19 sera al 23 sono state effettuate 10 comunicazioni dalla mia pagina e 7 dal Comune di Lucca. Il Comune di Lucca è partito dopo con i post, la sera del 20 e di questa carenza mi assumo tutte le responsabilità. Sono state raggiunte 75mila persone sulla mia pagina e 90mila sui canali social. La comunicazione del Comune, inoltre, è stata ripresa da tutte le testate giornalistiche”.
Nell’ambito del dibattito è sul tema della comunicazione che si è incentrato l’intervento del capogruppo Pd Francesco Raspini. Nel ringraziare il sindaco per la comunicazione e per aver annunciato come sia già partito il tavolo tecnico per il rimboschimento Raspini non ha mancato di sottolineare come, dopo aver segnalato al sindaco la mancanza di comunicazione sulla pagina Facebook del Comune e su Telegram, fossero apparsi sulla pagina stessa dei post retrodatati: “Registro – dice Raspini – come il sindaco si sia assunto, in quanto tale, tutta la responsabilità di alcuni intoppi comunicativi. Sono certo che quanto successo non sia sua diretta responsabilità ma di qualche suo collaboratore. Cogliamo quindi l’occasione per chiedere a chi lavora con lei anche un maggiore rispetto per l’intelligenza dei cittadini e per la nostra”.
Hanno concluso il dibattito gli interventi di Daniele Bianucci, capolista di Sinistra Con e di Mara Nicodemo di Fratelli d’Italia a nome di tutta la maggioranza. Nicodemo ha anche ricordato commossa la tragedia che ha riguardato il territorio di Massarosa.





