Olivati e Alfarano alla maggioranza: “Occorre meno presunzione, il dibattito fa parte della democrazia”

1 agosto 2022 | 17:38
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Olivati e Alfarano alla maggioranza: “Occorre meno presunzione, il dibattito fa parte della democrazia”

I consiglieri di opposizione: “Serve più apertura ai contributi e alle critiche”

“Notiamo con stupore una certa suscettibilità da parte della destra lucchese, che accusa di lesa maestà quelli che sono dei semplici rilievi da parte dell’opposizione. Anche quando nascono con intento costruttivo, poiché dopo l’articolo sull’erba alta in centro storico, la problematica è stata risolta”. Inizia così la nota di Enzo Alfarano (consigliere Partito Democratico) e Gabriele Olivati (capogruppo Lucca Futura).

Olivati (Lucca Futura): “L’erba in centro storico ora non fa più scandalo”

“Non si capisce l’origine di questa grande insofferenza – continuano -, dato che il 26 giugno il risultato elettorale è stato immediatamente accettato dal centrosinistra, offrendo la massima collaborazione al sindaco Mario Pardini nei momenti difficili, come in occasione degli incendi a Massarosa. E’ stato legittimato anche dall’opposizione il nuovo presidente del consiglio comunale Enrico Torrini, e sono stati addirittura invitati i componenti delle partecipate, nominati da Tambellini, a dimettersi. Una differenza enorme con il comportamento della coalizione di Remo Santini, che nel 2017 presentò addirittura un ricorso al Tar contro il risultato elettorale. Il ricorso fu perso, ma nel tentativo di fare terra bruciata la coalizione sconfitta non volle nemmeno votare la convalida degli eletti, e non accettò nessuna nomina condivisa per la guida del Consiglio Comunale”.

La buona volontà a confrontarsi in modo rispettoso evidentemente non basta – attaccano -. L’unica opposizione apprezzata dall’attuale maggioranza è forse quella che sta in silenzio, magari fino alle elezioni successive? In aggiunta a questo, tra i sostenitori della destra assistiamo, da oltre un mese, a un continuo dileggio nei nostri confronti, anche da parte di dirigenti di partito, che ripetono ossessivamente un mantra infantile che ci descrive come ‘rosiconi’, come perdenti che devono stare in silenzio perché la città ora è stata ‘vinta’ irrimediabilmente dalla destra lucchese. Purtroppo la situazione è ben diversa. Il sindaco Pardini è stato votato solo dal 21% degli elettori, a causa dell’alto astensionismo. Numeri risicati, peraltro ammessi dallo stesso sindaco. A cui si aggiunge una differenza di poche centinaia di voti rispetto al centrosinistra, che ha comunque convinto oltre 16mila lucchesi con la propria proposta politica”.

Occorre quindi meno presunzione – proseguono -, più apertura ai contributi e alle critiche, da parte di tutti i componenti del Consiglio e della Giunta, per convincere quei 46mila lucchesi, una forte maggioranza, che non hanno votato nessuno dei due schieramenti. Noi ci siamo e ovviamente con il nostro stile, costruttivo e propositivo, daremo il nostro contributo. E se ogni tanto sorge qualche parere in dissonanza (sempre rispettoso, ovviamente), lo si accetta come parte del gioco democratico”.