Piano operativo, l’opposizione: “Cecchini è in conflitto di interessi”

7 agosto 2022 | 16:37
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Piano operativo, l’opposizione: “Cecchini è in conflitto di interessi”

Bufera sull’osservazione relativa alla Tenuta di Forci. I gruppi di minoranza chiedono al sindaco di revocare la delega al consigliere

“Operazione immobiliare sulle colline lucchesi: per l’opposizione l’architetto e consigliere delegato al piano operativo Elvio Cecchini è in pieno conflitto di interessi”. A sostenerlo sono i gruppi di opposizione Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra Con Lucca Civica Ecologista,Lucca Civica – Volt – Lucca è popolare: “In seguito all’accesso agli atti presentato nei giorni scorsi dal consigliere Francesco Raspini – spiegano – è emerso in tutta la sua evidenza l’effettivo legame tra l’architetto Elvio Cecchini e l’operazione immobiliare condotta dal neo proprietario olandese della Villa di Forci: un legame che a nostro avviso rappresenta un vero e proprio conflitto di interessi, visto che lo stesso Cecchini, in qualità di consigliere delegato a seguire il piano operativo, dovrà analizzare le osservazioni pervenute al piano stesso, tra cui, appunto, quella relativa alla Villa di Forci che, a quanto ci risulta, è stata ispirata proprio da lui”.

“Il tutto è reso ancora più grave dalle dichiarazioni di Cecchini, che solo tre giorni fa, in un comunicato stampa da lui inviato, negava qualsiasi tipo di legame con l’operazione stessa – prosegue la nota dell’opposizione -. Si tratta di un grosso investimento immobiliare che riguarda una delle dimore più belle del territorio lucchese sulle colline di Lucca, in una delle zone più vincolate e tutelate della Toscana, portato avanti dal magnate olandese Robert Jan Van Ogtrop, che vorrebbe qui realizzare un resort turistico esclusivo e di extra-lusso. Per farlo, la proprietà ha necessità di intervenire sulla struttura, la cui ristrutturazione prevede la realizzazione di alcune cantine che il piano operativo adottato non consentirebbe. Per superare questa preclusione il signor Van Ogtrop ha presentato un’osservazione al piano operativo. Fino a qui non ci sarebbe niente di male, se non fosse per il legame che lo stesso proprietario della Villa di Forci ha con l’architetto e oggi consigliere delegato al piano operativo, Elvio Cecchini”.

“A testimoniare questo legame, e il fatto che, in sostanza, lo stesso Cecchini ha fatto da consulente alla proprietà, c’è il messaggio inviato dall’architetto Cecchini il 5 febbraio 2022 all’allora assessora all’urbanistica, Serena Mammini, nel quale si chiedeva all’assessora di interessarsi per la realizzabilità ‘di superficie interrate edificabili’ (in pratica cantine) e a tale proposito dichiarava di volere suggerire ai proprietari (che evidentemente conosce bene per ragioni professionali) di presentare una specifica osservazione al piano operativo”.

“L’accesso agli atti – sottolineano i consiglieri e le consigliere dell’opposizione – ha dimostrato che effettivamente il signor Van Ogtrop ha protocollato pochi giorni dopo il 5 febbraio un’osservazione, a questo punto è chiaro, su suggerimento dello stesso Cecchini, per proporre che nella sua Villa si potessero realizzare anche delle cantine a supporto della più complessiva ristrutturazione a scopi di turismo extra-lusso. Ma c’è di più: proprio oggi (domenica 7), Cecchini, evidentemente preso in castagna, cerca di buttare la palla in tribuna tirando in ballo l’ex sindaco Tambellini, sostenendo che anche lui fosse d’accordo con l’osservazione. Cosa che niente rileva rispetto alla questione sollevata dall’opposizione in questi giorni, ovvero l’esistenza di un conflitto di interessi grande come una casa. Conflitto di interessi confermato dallo stesso Cecchini proprio oggi, quando nel suo comunicato stampa – probabilmente colto da lapsus freudiano definisce cliente il signor van Ogtrop, smentendo quindi di fatto quanto lui stesso aveva sostenuto e scritto non meno di tre giorni fa”.

“Le domande che ci poniamo a questo punto sono quattro – continuano i gruppi di opposizione -. La prima: perché l’architetto e consigliere Cecchini tre giorni fa ha mentito rispetto al fatto di avere, in qualità di professionista, rapporti e conoscenze con soggetti che poi hanno effettivamente presentato osservazioni al piano operativo? La seconda: questo evidente conflitto di interessi è limitato all’osservazione relativa alla Villa di Forci o ci sono altre situazioni che non conosciamo? La terza: il sindaco è stato informato di questa situazione oppure anche a lui l’architetto e consigliere delegato Cecchini ha raccontato la stessa bugia che tre giorni fa ha raccontato al resto della città? La quarta: il sindaco non ritiene che sia opportuno ritirare la delega a Cecchini, visto che appare quantomeno avventato affidare un compito così delicato come quello di controdedurre e analizzare le osservazioni al piano operativo a un architetto in piena attività, che esercita la sua professione proprio a Lucca?”

“Un bel pasticcio – concludono le consigliere e i consiglieri –  che viene pochi giorni dopo la presentazione della giunta e dei consiglieri delegati e che ha come protagonista proprio la lista che più di tutte ha fatto campagna elettorale contro ‘le colate di cemento’, evidentemente tollerabili o meno a seconda delle circostanze o dei proponenti”.