Sanità in Versilia, Pci: “I disagi causati soprattutto dalle scelte politiche”

Il gruppo: “Il Pci si impegnerà per mantenere fede ai principi ideali di un Ssn pubblico, gratuito, equo quale garanzia di una società più giusta”
Ancora una volta si torna a parlare dei disagi nella sanità toscana e, in particolare, nella zona della Versilia. Su questo tema, con una lettera, interviene anche il Partito comunista italiano (Pci), che scrive: “Le pagine dei giornali si riempiono ormai quotidianamente di notizie relative ai gravi problemi che attanagliano il servizio sanitario, con particolare riferimento alla situazione dei pronto soccorso. Si riportano i dati relativi alla mancanza dei medici, della fuga di molti di loro, fatto davvero straordinario nell’universo del pubblico impiego, delle richieste che i sindacati e i sindaci rivolgono alla Regione perché prenda i provvedimenti del caso”.
“Come Partito comunista italiano – proseguono – seguiamo da tempo e con molta attenzione i disagi nel mondo della sanità e abbiamo sempre analizzato in modo critico le scelte dell’azienda sanitaria Toscana nord ovest e della Regione che con il riassetto dell’organizzazione della sanità toscana su tre macro aziende ha di fatto peggiorato la già difficile situazione. Così come abbiamo ritenuto necessario sottolineare la pochezza di altre scelte che hanno dimostrano un profilo inadeguato nella gestione di un pianeta complesso e complicato. Non per questo oggi possiamo esimerci dal richiamare l’attenzione sul fatto che all’Asl e alla Regione, che pure ha un grande peso nella politica sanitaria, non possano essere imputate tutte le storture della nostra sanità”.
“Occorre guardare con più attenzione e più in alto – spiega il Pci – E dire senza più titubanze che la politica dei partiti che hanno espresso i governi centrali, di centrosinistra come di centrodestra, hanno di fatto delegittimato quel patto che sulla base dell’art.32 della Costituzione era riuscito nell’intento di istituire, con la legge 833/78, il Ssn. Aver imboccato strade che da una parte aprivano all’autonomia differenziata e alla sanità privata e contestualmente, secondo un ben preciso disegno, depotenziando ‘in uomini e mezzi’ il Ssn ha creato lo stato attuale di cose, dal quali non si esce se non attraverso un altro patto: ripensare e rifondare il Ssn, rifinanziandolo secondo il dettato della 833/78″.
“Le elezioni politiche sono alle porte e con loro il destino anche della sanità pubblica – scrive il Pci – Se vincerà la destra i poveri e i meno abbienti dovranno abbandonare la speranza di cure; se il centrosinistra dovesse mantenere la posizione allora una volta per tutte dovrà decidere da che parte stare, dando seguito alle molte enunciazioni di principio regolarmente tradite dai fatti. Al di là dei risultati della competizione elettorale – conclude il partito – il Pci si impegnerà per mantenere fede ai principi ideali di un Ssn pubblico, gratuito, equo quale garanzia di una società più giusta. Nell’affermazione di più stato e meno mercato”.