Tomei (Pd): “Pardini ritiri l’ordinanza contro i bivacchi”

28 agosto 2022 | 16:07
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Tomei (Pd): “Pardini ritiri l’ordinanza contro i bivacchi”

Il segretario del circolo Sant’Anna: “Norme che colpiscono tutti indiscriminatamente”

Ordinanza contro i bivacchi, anche il segretario del circolo Pd Sant’Anna, Stefano Tomei contro le nuove norme: “Davvero un bel cambiamento rispetto alla passata amministrazione, non c’è che dire. Il sindaco Pardini – esordisce – tiene fede al suo motto di campagna elettorale e pubblica un’ordinanza scopiazzata dal comune di Pisa, che va a colpire indiscriminatamente turisti e cittadini se solo osano mettersi seduti sui gradini di piazza S. Michele a gustarsi un gelato o sui giardini delle Mura per leggere un libro”.

“Perché questo dice l’ordinanza – sostiene Tomei -. Un provvedimento in senso restrittivo rispetto al già vigente regolamento di polizia urbana approvato nel 2018 che, all’articolo 22, va a punire esattamente tutti gli altri comportamenti citati nell’ordinanza di Pardini tranne, ovviamente, la semplice azione del sedersi. Non si poteva fare riferimento a quello, magari provando a migliorarlo confrontandosi anche con la minoranza, invece che uscirsene con un provvedimento del genere subito prima della Notte bianca e in previsione di un evento come Lucca Comics & Games?”.

“Ma quello che preoccupa di più, in tutta questa vicenda – afferma Tomei – sono le affermazioni dell’assessore Barsanti che, in una storia sui social dal linguaggio quantomeno poco istituzionale, fa chiaramente intendere che l’ordinanza del suo stesso sindaco è interpretabile a seconda di parametri di ‘normalità’ non meglio specificati. Eppure la norma è scritta in italiano e le parole hanno un senso: ‘chiunque’ vuol dire tutti, non solo persone il cui comportamento non risulta ‘normale’. Ovvio che comportamenti e soggetti molesti debbano essere sanzionati, ed è già stato fatto innumerevoli volte, ma è del tutto evidente che aggiungere la parola sedersi a un regolamento che già esiste e vieta determinate azioni non risolverà il problema”.

“Questa superficialità nello scrivere le norme e questa visione della legge e dei regolamenti lasciano molto perplessi e preoccupati – conclude Tomei -tanto più che provengono dai massimi esponenti cittadini. La norma così come è scritta non può essere interpretabile in base al “buonsenso” del singolo operatore di polizia municipale, né tantomeno il criterio di normalità di una persona o del suo comportamento. Faccia una cosa, sindaco Pardini: ritiri l’ordinanza, si prenda del tempo per confrontarsi con il consiglio comunale e migliori le norme che già esistono, invece di emetterne altre pesantemente restrittive e poco attuabili o, peggio, interpretabili. Ne va della reputazione dell’intera città”.