Ritorno al nucleare, Pellicci (Si): “Un impianto a Scarlino? Avrebbe un impatto devastante su Lucca e Versilia” 

31 agosto 2022 | 16:46
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Ritorno al nucleare, Pellicci (Si): “Un impianto a Scarlino? Avrebbe un impatto devastante su Lucca e Versilia” 

Il coordinatore provinciale del partito: “In Italia si parla di un progetto dal costo di 300 miliardi di euro. Chi pagherà?”

“La crisi energetica, che già si sta facendo sentire nelle bollette e rischia di rivelarsi disastrosa nei prossimi mesi, ha permesso alla destra e al centro di tornare a chiedere a gran voce il ritorno del nucleare in Italia“.

Così il coordinatore provinciale di Sinistra italiana Alberto Pellicci, che prosegue: “Tre però sono le domande a cui Salvini, Calenda ed i loro rappresentanti nei territori dimenticano sempre di dare risposta: dove verrebbero costruite esattamente queste centrali nucleari? Dove verrebbero stoccate le inevitabili scorie? E, soprattutto, con quali soldi verrebbero finanziati questi impianti?“.

“Se, come pare, uno dei possibili siti è a Scarlino a Grosseto, ad un centinaio di chilometri da noi, gli abitanti di Lucca e Versilia sono consapevoli dell’impatto che tale struttura potrebbe avere? Inoltre, e i dati della danese Aarhus university sono inconfutabili) i progetti di centrali nucleari sforano i preventivi 9 volte su 10, con un budget overrun medio del 117,3 per cento. Per il nucleare italiano si parla di un progetto dal costo di 300 miliardi di euro. Chi pagherà?”.

“Per noi di Alleanza verdi e Sinistra in Italia – sottolinea Pellicci – non esiste alcun sito compatibile a causa della densità della popolazione, della sismicità e della siccità che interessa il nostro paese. Lavoriamo piuttosto per proporre soluzioni più sostenibili, più economiche, più sicure e più rapidamente realizzabili contro questa folle idea di riportare il nucleare in Italia, energia costosa e pericolosa che è stata bocciata con due referendum”.

“Ed intanto – conclude il coordinatore provinciale di sinistra italiana – incominciamo a tassare del 100 per cento gli extraprofitti delle società energetiche, recuperando sin da subito quei 50 miliardi di euro necessari per evitare che nei prossimi mesi le famiglie italiane debbano scegliere se pagare le bollette o fare la spesa”.